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Nematodi: Strongilosi gastro-intestinali degli equini

Il ciclo biologico è, anche in questo caso diviso in una fase esogena (l’uovo eliminato con le feci libera la larva che diventa infestante L3 dopo 7gg in condizioni ottimali; le L3 dei piccoli strongili sono più resistenti delle L3 dei grossi) e una fase endogena (diversa tra piccoli e grossi strongili). Larve di qualsiasi specie (grossi strongili e Ciatostomi) provocano fenomeni infiammatori anche emorragici nella mucosa del cieco.
Gli SGI degli equini presentano un’elevatissima diffusione e una polispecificità eziologia; ai grossi strongili fanno parte lo strongylus vulgaris (il più piccolo 1,5-2,5 cm), lo S. edentatus, lo S. equinus (il più lungo 2,5-5cm) e il Triodontophorus (il più piccolo 1-2,5cm) , caratterizzati da un colore rosso scuro e un’ampia capsula buccale. Nella fase endogena dei grossi strongili, le L3 ingerite attuano delle migrazioni extraintestinali che possono in generale coinvolgere per S. equinus e S.edentatus fegato e pancreas mentre per S.vulgaris l’endotelio di vasi arteriosi (in particolare arteria mesenterica craniale).  Larve di Strongylus spp a livello epato-pancreatico provocano formazioni nodulari tendenti alla calcificazione. I grossi strongili presentano inoltre una prepatenza più lunga (7-8 mesi fino a 11) rispetto ai piccoli strongili che presentano una prepotenza più breve (3-4 mesi) e per questo meno patogeni
- Strongylus equinus - le L3 invadono la parete del piccolo intestino, cieco e colon e raggruppati in noduli, mutano in L4, queste larve lasciano i noduli e attraversano la cavità peritoneale fino al fegato; infine le L4 iniziano a migrare nell’intestino attraverso le cavità addominali direttamente o usufruendo del primo passaggio nel pancreas. Larve e adulti immaturi provocano fenomeni infiammatori anche emorragici nelle sierose e nel peritoneo. L’ultima muta in L5 occorre 15 settimane. PP=9 mesi

- Strongylus edentatus -le L3 invadono la parete intestinale, penetrano nei vasi sanguigni e migrano nel fegato attraverso le vene dove mutano in L4. Le larve lasciano il fegato e migrano sotto il fegato verso il fianco destro dove diventano L5. Le L5 ritornano nel grande intestino . Larve e adulti immaturi provocano fenomeni infiammatori anche emorragici nelle sierose e nel peritoneo. PP=6 mesi

- Strongylus vulgaris - la fase esogena è tipica dei nematelminti, sapendo che per diventare L3, e quindi infestante, richiede una settimana e un range di temperatura tra 8-38°c. Le L3 ingerite, penetrano nella mucosa intestinale per maturare in L4; queste penetrano le arterie submocosale per poi migrare lungo l’endotelio del cieco verso l’arteria mesenterica craniale e i principali rami. Dopo un periodo di sviluppo di 3-4 mesi le larve evolvono in L5 per poi formare noduli a livello del colon e del cieco, dove maturano in 6-8 settimane. Le larve possono provocare endo e periarteriti (tronco branchio-cefalico, arteria femorale e arterie spermatiche) anche molto gravi con formazione di trombi sino al blocco della funzionalità vasale, aneurismi e possibile rottura ed embolizzazioni che possono infartuare e quindi ischemizzare tratta anche vasti della parete intestinale. PP=6-7mesi

Ai piccoli strongili, fanno parte i ciatostomi (non sono più lunghi di 1,5 cm con una capsula  buccale cilindrica e ben sviluppata), Trichostrongylus axei e Strongyloides esteri.
Nella fase endogena dei piccoli strongili non ci sono delle migrazioni larvali extraintestinali, gli animali sviluppano parassiti direttamente a livello della mucosa intestinale (prepatenza 3 mesi).

- Ciatostomi - il cavallo ingerisce le L3 mentre bruca, queste arrivano , attraverso lo stomaco, nel piccolo intestino e poi nel cieco e colon; le larve penetrano la mucosa, dove si incistano e mutano in L4, queste escono dalle cisti e mutano in L5. PP=6-14 settimane ma possono prolungare il loro periodo di prepotenza con l’ipobiosi.

- Trichostrongylus axei - le larve diventano L3 in 7-14 giorni, vengono ingerite e, senza migrare evolvono nella mucosa stomacale in adulti. Le larve svolgono un’azione traumatico-irritativa con conseguente aumento del pH e della permeabilità della mucosa gastrica.
PP=25 giorni
- Strongyloides westeri - le larve L3 penetrano e migrano per via venosa nel polmone, trachea per poi diventare femmine adulte nel piccolo intestino. E’ possibile che le larve arrestate nelle pareti ventrali addominali possano essere escrete con il latte. Le larve in migrazione possono provocare lesioni emorragiche a livello polmonare, gli adulti svolgono un’azione traumatico-irritativa con conseguente erosione della mucosa dell’intestino tenue.PP=8-14 giorni

SINTOMATOLOGIA
In generale, non si riscontrano sintomi, tuttavia è possibile osservare coliche per il vulgaris, diarrea, anoressia per i parassiti adulti, trombi, emboli.

DIAGNOSI
Poiché non è possibile distinguere le uova dei strongili piccoli da quelle dei strongili grossi ,l’esame coprologico, effettuato una volta l’anno all’inizio dell’autunno,  diventa un’analisi qualitativa.

TERAPIA
La terapia prevede l’uso di pirimidine, benzimidazolici, lattoni macrociclici (endectocidi uccidono anche le tenie) e probenzimidazolici per via orale periodicamente facendo attenzione a cambiare farmaco in modo da non avere casi di chemioresistenza ; il primo trattamento a 4-5 mesi.

PROFILASSI
La lotta contro questa malattia, oltre agli interventi antielmintici, prevede interventi ambientali, quali: rimozione delle feci , la rotazione dei pascoli, il controllo e trattamento dei soggetti di nuova introduzione.

Tratto da PARASSITOLOGIA VETERINARIA di Denis Squizzato
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