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Nematodi: strongilosi gastro-intestinali dei suini

La STRONGILOSI suina è una malattia sostenuta da:
- Oesophagostomum - le L3 penetrano la parete intestinale ed evolvono ad L4, queste sono ematofaghe, provocano infiammazioni catarrale, ispessimento edematoso della mucosa e nei suinetti appena svezzati provocano disoressia, perdita di peso, fenomeni diarroici e mortalità. Le L4 tornano nel lume e mutano a L5 raggiungendo lo stadio adulto in 30-55 gg , nel ceco e nel colon gli adulti (max 15 mm) provocano anemia, e svolgono un’azione dismetabolizzante, sottrattivi, tossica, favorente, ipofecondità e riduzione dell’incremento ponderale.

- Hyostrongylus rubidus - le L3 penetrano la mucosa gastrica (ghiandole), mutano a L4, L5 e raggiungono lo Stadio adulto in 15 gg; questo parassita  provoca disfunzionalità gastrica, perdita di proteine, anemia, disoressia, deperimento, diminuzione produzione lattea.
Questi parassiti attaccano il 40-80% degli allevamenti e precisamente il 15-40% dei capi.
La STRONGILOIDOSI rappresenta una malattia parassitaria sostenuta dallo :
-     Strongyloides rasomi - parassita che colpisce il 5-15% degli allevamenti e di questi colpisce il 2-3% dei capi. Lo S.ransomi entra per ingestione e attraversa esofago, trachea, polmoni e cuore per poi, inoltre passare per via transuterina e per via transmammaria ai lattonzoli (la strongiloidosi è presente quasi esclusivamente nei lattonzoli sotto scrofa). Le larve a livello polmonare danno sintomi respiratori solo in infestazioni massive, mentre le femmine adulte danno fenomeni catarrali-emorragici con diarrea, anoressia, anemizzazione, deperimento, e in alcuni casi anche la morte.
DIAGNOSI
Il controllo coprologico viene effettuato in scrofe a metà gestazione e durante l’allattamento (15 gg dal parto), in suinetti svezzati (dopo 15-20 gg), magroni a metà ingrasso, scrofette prossime all’entrata in produzione e animali di nuova introduzione.

TERAPIA
La terapia prevede l’uso di benzimidazolici, probenzimidazolici, imidazotiazolici, pirimidinici Avermectine, generalmente per via orale in un'unica dose terapeutica, o per via parenterale in scrofe e rimonte. Nelle scrofe la dose deve essere somministrata 3-4 gg prima del parto.

PROFILASSI
Il pavimento non deve presentare mattonelle, meglio se grigliato completo, il pavimento in cemento deve essere inclinato verso il colatoio , il mangime non deve essere sparso direttamente sul pavimento, deve esserci una buona ventilazione, evitare alte temperature e limitare eccessi di umidità. Ottimale risulta l’uso della gabbia parto con fondo grigliato, una breve durata d’allattamento (4 settimane); in 1,5 m2 al max : 5suinetti svezzati, 2 magroni e 1 suino grasso.

Tratto da PARASSITOLOGIA VETERINARIA di Denis Squizzato
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