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Forme di famiglia e costituzione


Naturalizzare la nostra famiglia è una modalità di stabilizzazione del nostro vivere sociale. Per noi Italiani, che la famiglia sia una realtà «naturale» è addirittura scritto nella Costituzione. L’articolo 29, infatti, recita:
La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.
Il matrimonio è ordinato sull’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare.
Questa affermazione naturalizza l’istituzione della famiglia, che in realtà è un’istituzione estremamente variabile. La forma che essa assume nella nostra società è l’effetto di un processo di naturalizzazione che tutte le società tendono a mettere in atto per conferire stabilità ai propri costumi.
L’idea della famiglia come società naturale è ripresa e fatta valere con particolare vigore soprattutto da parte cattolica. Per la Chiesa cattolica, la famiglia, ovvero l’unione definitiva con un solo uomo o donna, è una società naturale.
Remotti, in questo testo, compie un lavoro di decostruzione attraverso l’individuazione di alcuni temi su cui si fonda la presunta naturalità della famiglia  monogamica:
1)Naturalità: ci sono famiglie che monogamiche non sono e non per questo sono innaturali;
2)Esclusività della scelta del coniuge;
3)Indissolubilità: legame indissolubile del matrimonio;
4)Famiglia come qualcosa che si fonda sul matrimonio;
5)Stabilità: matrimonio come unità sociale stabile.

Questi assunti sono già, in parte, messi in discussione dalla nostra società (divorzi, coppie di fatto, ...).
La realtà sociale è molto più fluida di quanto questo modello ideale tenda a suggerire.

Tratto da CONTRO NATURA (UNA LETTERA AL PAPA) di Anna Bosetti
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