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Differenza tra Ellen Key e Gilman

Tali posizioni entrarono in polemica con quelle sostenute da Charlotte Perkins Gilman, convinta che solo con il lavoro extradomestico la donna potesse rendersi indipendente; la femminista americana  sottolineava l’urgenza di creare servizi collettivi per sollevare la donna dalle incombenze domestiche e familiari.
La Key coglieva il dualismo che caratterizzava la condizione della donna moderna, posta di fronte al dilemma della scelta tra lavoro e famiglia.
C’era però una contraddizione di fondo:la tanto dichiarata autonomia della personalità femminile si rivelava inconciliabile con la profezia di un’umanità resa più perfetta solo tramite la dedizione delle donne alla maternità. Questa dimensione, intesa nel senso trascendente di maternità sociale, accendeva un forte risvolto personale ed esistenziale traducibile in una possibile rinuncia all’impegno pubblico.
Nel volume “il secolo dei fanciulli” l’autrice ribadirà le sue posizioni, considerando gli spazi domestici più adeguati allo sviluppo della personalità infantile, in quanto le istituzioni educative esistenti formavano uomini gregge e non personalità libere e indipendenti.

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