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Scienze della natura. Scienze dell’uomo e della società


L’ottica positivista domina il campo impregnando anche psicologia e sociologia in formazione; il pensiero positivista conferisce alla scienza un ruolo essenziale nella spiegazione del mondo e dell’uomo attraverso l’osservazione e sperimentazione; in particolare  la scienza sovrana: fisica è lo strumento essenziale per il progredire dell’umanità.
Compte: la fisica sociale o sociologia basata sul modello concettuale e metodologie delle scienze fisiche.
Fechner: la psicofisica per misurare l’evento psichico secondo i canoni delle leggi fisiche (psicologia fondata su metodo quantitativo). Nonostante Wundt (strutturalismo) che libera la psicologia dai riduzionismi psicofisici, e Durkheim che sgancia la sociologia dai tentativi di fisica sociale: sottolineano la differenza tra scienze della natura e dell’uomo; però il concetto di scienza su cui si basano conserva l’ottica newtoniana (fare esperimenti e osservazioni) più trarre conclusioni per mezzo dell’induzione più universo stabile e immutabile regolato da leggi esprimibili matematicamente.
Ottica del meccanicismo che influenza anche le scienze umane, gli eventi sono analizzati attraverso la scomposizione negli elementi costituenti (riduttive per scienze umane).
Periodo di svolta nelle scienze naturali: Faraday e Maxwell, lo spazio non è più un contenitore vuoto di corpi alle cui caratteristiche sono affidate le cause degli eventi, ma un luogo attivo che contiene in sé la spiegazione degli eventi stessi. Con la fisica dei campi: non sono importanti le caratteristiche dei singoli elementi presenti nel campo ma le caratteristiche del campo in sé.
Fisica di Plance e Einstein: l’analisi di un universo che non entra nella nostra percezione diretta.
Filosofia di Kant: le nostre percezioni non riproducono le cose, ma sono un rifacimento che dipende dalla vita e centri nervosi.
Altri studiosi approfondiscono la critica del positivismo.
Dilthey distingue le scienze dello spirito: i fenomeni psicologici e sociali hanno solo una dimensione esterna ma anche un vissuto (dati vissuti dal nostro senso interno), una specifica scienza che non può essere naturale; gli oggetti delle scienze dell’uomo sono storici, connessi alle vicende storiche in cui si situano naturalismo/storicismo). Necessità per Dilthey di una psicologia analitica e descrittiva capace di cogliere la singolarità e comprensione.

Tratto da FONDAMENTI TEORICI DI PSICOLOGIA SOCIALE di Antonella Bastone
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