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La stufa della maga

La stufa della maga

Nei riti dell’iniziazione  i neofiti erano sottoposti all’azione del fuoco, essi venivano bruciati, arrostiti o si cuocevano. Questo rito durava dei giorni ed era una sorta di spettacolo ->  si scavava nella terra una cavità lunga da poter contenere un corpo di un uomo e veniva chiamata stufa, si metteva uno degli attori nella cavità, il secondo si inginocchiava  ai suoi piedi e il terzo alla testa.
Dall’iniziazione il fanciullo riceveva un’anima nuova, diventava un altro uomo. Questa è la rappresentazione purificatrice e ringiovanitrice del fuoco, il bruciamento totale o parziale portano ad un beneficio ->  acquisto dei requisiti necessari al membro effettivo della comunità. Tutto il rito rappresenta la discesa nell’inferno. Ci sono casi in cui il ragazzo bruciato si trasforma in animale.
È interessante notare che nessuno combatte contro il bruciamento, vi è un assoluta ineluttabilità di quello che accade.
Ilo bruciamento è funesto per le donne, per i bambini e per tutti i morti di morte naturale, è una morte definitiva
Col progredire della profanazione  del racconto dovuta al perfezionarsi degli strumento e al decadere della magia prende il sopravvento la versione profana, cioè che nega il beneficio del bruciamento.

Tratto da LE RADICI STORICHE DEI RACCONTI DI FATE di Selma Aslaoui
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