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Organizzazione aziendale - Pagina: 101

variabili mentre unità interna potrebbe essere molto costosa. Altra forma di esternalizzazione è ricorrere agli intermediari di dati cioè imprese che raccolgono dati da diverse organizzazioni e li analizzano nell’insieme per loro conto. Struttura centralizzata: organizzazione vuole unità interna di analitica e decide di centralizzare le attività di analisi inserendo tutti gli esperti di big data all’interno di un’unica unità mettendo insieme tutti gli analisti e assicurando in maniera semplice l’ottenimento dei dati necessari e sviluppando le competenze in maniera efficiente. L’unità potrà rispondere ad uno degli uffici oppure direttamente al Chief Data Officer (CDO) il quale risponde direttamente all’amministratore delegato. Problema struttura centralizzata che risponde a una delle funzioni è che le applicazioni esterne a tale funzione potrebbero passare inosservate o rimanere irrisolte. Struttura Bilanciata: altro approccio alla creazione di un’unità interna di analitica dei big data, si ricorre ad una struttura bilanciata o ibrida inserendo un numero ristretto di esperti in dati in un centro di eccellenza diretto dal CDO e lasciando i restanti all’interno dei vari dipartimenti funzionali o delle varie unità aziendali. Svolge un ruolo di coordinamento valutando i bisogni, assegnando priorità ai progetti etc. Struttura decentralizzata: decentralizzo completamente l’analitica dei big data: i gruppetti di analisti sono dislocati nei vari uffici o unità dell’organizzazione. Rappresenta il modo più semplice per far collaborare l’analisi con i rispetti uffici o unità aziendali affinchè personalizzino i modelli in relazione ai bisogni di ciascuna unità. Tuttavia rende difficile la condivisione di soluzioni innovative fra le varie unità ed il raggiungimento di una massa critica di problemi e opportunità trasversali all’organizzazione. Altro problema competenze necessarie di ciascun piccolo gruppo al fine di ottenere i dati necessari e ricorrere ai modelli analitici appropriati. L’impatto dell’IT sulla progettazione organizzativa Tecnologia è una forza esterna che influenza ed impatta l’organizzazione. Alcune delle implicazioni specifiche di progettazione organizzativa sono rappresentate da: Organizzazioni più piccole (dimensioni più piccole) : alcune organizzazioni sono quasi interamente nel cyberspazio e Internet, no uffici, scrivanie, il sito dell’azienda può essere gestito da dovunque. Nel caso invece delle aziende tradizionali l’IT consente di svolgere lo stesso ammontare di lavoro col minor numero di persone (esempio incombenze amministrative senza usare impiegati) usando strumenti di automatizzazione basati su IT. Grazie all’IT le aziende possono anche esternalizzare molte funzioni e quindi di nuovo avere meno risorse di personale interno. Strutture organizzative decentralizzate: utilizzare gli strumenti IT per decentralizzare le organizzazioni. Permette condivisione informazioni rapidamente all’interno di tutta l’organizzazione anche in presenza di grandi distanze geografiche. Miglior coordinamento e della collaborazione interni ed esterni: gli strumenti IT permettono di migliorare il coordinamento, comunicazione e collaborazione all’interno dell’azienda. Permetto di connettere tra di loro le persone anche tra sedi sparse per il

Tratto da ORGANIZZAZIONE AZIENDALE di Maurizio Fortunati
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