Skip to content

Riccardo Gualino, Uragani


Nell’Italia degli anni venti molti sono ancora i dubbi sulla standardizzazione.
La ventata americanista attraversa l’Italia economica proprio nel periodo a cavallo della grande crisi del 1929.
Una personalità singolare del periodo è quella di RICCARDO GUALINO, uno fra i maggiori imprenditori emersi dalla guerra e anche l’unico appartenente alla sfera più alta della borghesia.
Non piegandosi ai voleri del regime, nel 1931 viene mandato al confino di Lipari, dove scrive un romanzo centrato sulla crisi del '29 intitolato “Uragani”.  
Il romanzo si apre nella notte di Capodanno del 1929. Gli operatori di Wall Street assolutamente tranquilli brindano al nuovo anno.
I protagonisti sono due uomini: uno è ottimista per quanto riguarda l’economia americana, l’atro più pessimista. Questo ultimo sottolinea il fatto che alla ricchezza del nuovo continente corrisponde l’impoverimento del vecchio. Alla fine degli anni venti, infatti, otto grandi corporations americane concentrano la maggior parte della ricchezza del mondo: la United States Steel, la General Motors, la Standard Oil, l’American Telephone and Telegraph, la Pennsylvania Railroad, la General Eletric, la Swift e l’Anaconda Copper Mining).
Arriva il momento dello scoppio della crisi. Il capodanno del 1930 sarà diverso dal precedente.
La conclusione del romanzo è ottimistica visto che smentisce ogni visione catastrofica.
Secondo Gualino la soluzione non sta nel protezionismo, ma in una politica di completa liberalizzazione degli scambi su scala mondiale. Occorrono l’abolizione delle dogane e la velocità dei trasferimenti delle merci.
L’ipotesi di una liberalizzazione integrale degli scambi si coniuga con un solido ancoraggio al fordismo. Il romanzo si apre con un elogio di Ford. Negli anni venti è ancora visto come un riformatore sociale oltre che un industriale di successo.

Tratto da L'ITALIA DELLE FABBRICHE di Cristina De Lillo
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.