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Picatrix Capitolo II – Che cosa sia la negromanzia e quali siano le sue caratteristiche


Chiamiamo negromanzia tutte le azioni compiute dall’uomo in cui sono totalmente coinvolti l’intendimento e lo spirito e in cui l’intendimento accompagni le cose meravigliose che con essa vengono compiute. E queste sono cose difficili da comprendere per il nostro intelletto e per i nostri sensi perché siamo privi di termini di paragone. Ciò accade in quanto le potenze divine sono coinvolte nella realizzazione delle summenzionate operazioni. Parte delle operazioni di questa scienza procedono da spirito a spirito. La fattura dei talismani è l’azione dello spirito sul corpo mentre quella alchemica riguarda le azioni del corpo sul corpo. Chiamiamo negromanzia ciò che implica un qualsiasi fatto celato ai sensi e che la maggior parte degli uomini non sa in che modo né per quali cause avvenga. Ogni operazione compiuta dal talismano è una forma di violenza che vince l’oggetto in funzione del quale il talismano è stato composto. L’elisir opera similmente in campo alchemico perché senza fatica converte i corpi da una sostanza a un’altra più nobile, comprendendo lo spirito, la materia bruta e il disarmonico, togliendo rumore e bassezza. L’elisir in parte non può essere composto se non di animali, alberi, piante e minerali.
La negromanzia si divide in 2 parti, una teorica e una pratica. Quella teorica serve a conoscere le raffigurazioni del cielo quando si vuol fare ciò che si desidera. Quella pratica consiste nella composizione delle tre sostanze con il potere amalgamante delle stelle fisse.
L’arte della negromanzia si acquisisce gran parte con la pratica e le opere, l’altra con i corpi sottili.

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