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Le repubbliche aristocratiche


4.23 Nelle repubbliche aristocratiche le leggi e le “costumanze” sono entrambe espressione del diritto, ma le costumanze ne sono un’interpretazione più salda perché si impongono coi fatti, e con ciò si dimostra anche l’interesse di Vico per l’ordine (inteso come un possesso mai definitivo) e per la continuità, garantita proprio dall’elemento aristocratico che, se capace di cogliere l’evoluzione dei tempi, può mantenersi stabile senza degenerare in un rigido conservatorismo.

4.25 L’aristocrazia, dunque, previene sia da pianificazioni democratiche sia da svolte tiranniche o autoritarie, e ciò spiega l’importanza, assunta a Roma, del Senato, custode dei fondamenti del diritto. La storia, dunque, assume in Vico un’importanza fondamentale, soprattutto perché non è un puro rigidismo, ma ammette molte varianti nella sua evoluzione, cosicché è possibile evitare di cadere nel banale discorso dei corsi e ricorsi storici che, seppur considerato di una qualche importanza, ammette numerosissime eccezioni.

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