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Le prime tre dinastie cinesi

Le prime tre dinastie cinesi

La tradizione scritta cinese attribuisce alla dinastia Xia il ruolo di fondatrice della prima nazione cinese. Successivamente avrebbero regnato sulla Cina altre due importanti dinastie, quella Shang e quella Zhou. L’esistenza ed il ruolo delle tre dinastie è confermata dagli studi archeologici, ma quanto alle date, tutte quelle antecedenti all’841 a.C. (prima data sicura della storia cinese), derivano ancora unicamente dalla tradizione, e non è stato possibile ottenere conferme definitive attraverso l’archeologia. Secondo la tradizione la periodizzazione è dunque la seguente:

Dinastia Xia 2205 - 1523 a.C.
Dinastia Shang 1751 - 1122 a.C.
Dinastia Zhou 1222 - 222   a.C.

Sempre la tradizione scritta cinese ci fornisce però anche un'altra ‘scuola cronologica’, detta breve, e oggi considerata più attendibile:

Dinastia Xia 1994 - 1523 a.C.
Dinastia Shang 1523 - 1027 a.C.
Dinastia Zhou 1017 - 222   a.C.

Il territorio che abbiamo identificato come ‘nazione cinese’ corrispondeva grosso modo al bacino del Fiume giallo, il quale era suddiviso in varie entità (“principati”) governate da signori locali. Il ruolo dei re dinastici era essenzialmente politico-religioso; essi godevano di una riconosciuta egemonia sugli altri signori che li rispettavano in quanto ritenevano che essi fossero in diretto contatto con l’elemento divino. La giustificazione del dominio reale era dunque di ordine religioso. L’intero sistema poggiava sull’appartenenza al lignaggio reale: i signori locali erano legittimati al potere in virtù della loro parentela con il re, il quale era sostenuto al potere dall’elemento divino; un complesso cerimoniale religioso ed il culto degli antenati, conferivano solidità al sistema.

DINASTIA SHANG

Della dinastia Xia sappiamo molto poco; la maggior parte dei reperti più antichi appartengono infatti alla dinastia Shang, che regnò sul territorio delle attuali province centrosettentrionali di Henan, Hebei e Shandong. La società Shang era di tipo gerarchico: il re era al vertice di una nobiltà militare ed era coadiuvato da una classe sacerdotale istruita, cui era delegata la responsabilità dell'amministrazione e della divinazione. La scrittura era già ad un livello avanzato, così come la produzione artigianale e la fusione del bronzo. Secondo la tradizione, l'ultimo monarca Shang fu spodestato dagli Zhou, una dinastia proveniente dalla valle del fiume Wei, ai confini nordoccidentali dei domini Shang. 

LA DINASTIA ZHOU

La dinastia Zhou regnò pressappoco sullo stesso territorio sul quale aveva regnato la dinastia Shang. Essa non si distingueva dalla precedente in maniera sostanziale, anche se la lavorazione del bronzo raggiunse un livello elevatissimo: la giustificazione del potere rimaneva legata alla concezione del mandato celeste e ai rapporti di parentela dei signori locali con il re. Durante il regno dei dodici sovrani Zhou, semmai, tale sistema di potere “famigliare” -cementato attraverso la consacrazione dei riti del culto degli antenati, della divinazione e dei sacrifici agli dei- raggiunse il suo apice. In questo periodo l’influenza della civiltà cinese raggiunse anche le aree periferiche, abitate da popolazioni definite barbare e di etnia non cinese. Fu la spinta proveniente da queste popolazioni che nel 770 a.C. determinò la caduta della capitale Zhou e che costrinse la dinastia a riparare in una nuova capitale, più spostata verso oriente, lontana dal raggio d’azione delle popolazioni barbare del Nord. Questo trasferimento segna la fine del periodo degli Zhou occidentali e l’inizio di quello degli Zhou orientali.
Il periodo degli Zhou orientali (770-249 a.C.) è chiamato dalla storiografia cinese tradizionale  periodo delle Primavere e degli Autunni, è si contraddistingue in maniera netta dal precedente periodo degli Zhou Occidentali. Si tratta invero di un momento di transizione tra il grande capitolo della Cina arcaica (caratterizzato dal sistema di potere basato sul mandato divino e i rapporti famigliari e contraddistinto dall’unità dalla nazione sotto l’autorità dei sovrani dinastici), ed un nuovo periodo, detto periodo degli stati combattenti, nel quale il vecchio sistema crolla e la forza militare diventa la sola giustificatrice del potere. 

Il periodo della dinastia Zhou risulta diviso così in due grandi capitoli: quello degli Zhou occidentali, che sono sotto tutti i punti di vista una parte della grande storia della Cina arcaica (e che anzi ne rappresenta l’apice), e quello degli Zhou orientali, a sua volta diviso fra periodo delle primavere e degli autunni, nel quale il sistema di potere della Cina arcaica si sgretola per far posto ai nuovi equilibri che si formano durante il periodo degli stati combattenti, il quale si conclude con la riunificazione della Cina e la fondazione del Primo Impero. Con questo atto cessa l’età della Cina arcaica ed inizia quella della Cina imperiale. 

Tratto da STORIA DELLA CINA di Lorenzo Possamai
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