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Chi sono i ricci e chi sono le volpi nella globalizzazione finanziaria?


- I ricci sono coloro che credono nell’efficienza dei mercati; essi sono ancorati a un'idea forte attraverso la quale interpretano tutto. Una delle idee guida è la loro convinzione che i mercati siano sempre un meccanismo superiore, funzionino sempre in maniera efficiente, diano segnali efficienti in termini di prezzi, di moneta, segnali che restituiscono certezza e che cambiano nel tempo. Invece, i mercati finanziari non operano con questa efficienza in termini segnaletici, non è detto che il tasso d’interesse di un tot sia l'adeguata rappresentazione del rischio che si corre; i ricci dunque sono coloro che credono che i mercati diano sempre un verdetto sicuro, superiore, operino in condizione di efficienza. Le volpi invece no.

- I ricci credono nell’utilità riparatrice delle crisi, cioè sono convinti che le crisi fanno bene sempre e comunque, perché le crisi purificano, in situazioni di crisi i più deboli patiscono il loro destino quindi le crisi hanno una certa "dignità", sono utili per i più deboli, una sorta di insegnamento per il futuro. Ci sono però crisi di tipo diverso: alcune hanno un impatto più circoscritto, limitato, con una funzione salutare, riparatrice di un'impresa che si riconverte, cambia, apprende la lezione; oppure crisi devastanti per cui non si può stare fermi a non far nulla nonostante la distruzione attorno. Invece i ricci ritengono che chi sbaglia, chi ha vissuto al di sopra delle proprie possibilità paga, attraverso la crisi.

- I ricci credono che controlli ex ante, interventi ex post e tutte le manovre che possono essere orchestrate dall'autorità pubblica contribuiscano a peggiorare anziché risolvere, aggravano i problemi, non li risolvono. Anche qui, questo può succeder ma questo può anche non accadere. Per esempio, l'Europa è stata a lungo accusata, in occasione della crisi 2008-2009, di aver agito in modo troppo blando rispetto alle autorità USA che pure operano in un contesto più liberale, che pure operano in un contesto più fondato sui mercati finanziari più liberi. Ma la Federal Reserve ha reagito con prontezza superiore alla crisi finanziaria del 2009 superiore a quella europea che ha tentennato, ha anche aumentato i tassi all'inizio; c'è voluta la nomina di Draghi e un approccio molto radicabile adottato dalla banca centrale europea per modificare tutto ciò.

- Le volpi invece hanno un atteggiamento molto più problematico, sono scettiche, sono molto più consapevoli della complessità della vita reale, sono animali che dubitano, che hanno atteggiamento fondato su poche certezze, cercano di acquisire informazioni e sanno che i mercati non sono meccanismi perfetti, soprattutto quelli finanziari, sono invece pieni di imperfezioni che limitano il funzionamento dei mercati stessi e quando vengono eccessivamente liberalizzati, cioè quando oggi controllo e ogni intervento viene meno, è lì che si scatena, in un senso o in altro, l’eccesso; quando i mercati sono liberi dai controlli, da governance, da influenza del governo, ecco che si scatenano gli eccessi di euforia, pericolosi perché si creano grandi bolle (speculative) e i prezzi non rispecchiano più l'effettivo valore delle attività, dei beni; i prezzi aumentano, si creano situazioni di eccesso, di squilibrio oppure nel senso contrario, si verificano situazioni catastrofiche di crisi e distruzione.

- Le volpi sono molto più favorevoli a un mercato controllato, sostengono l’opportunità dei controlli.

- Secondo i ricci noi viviamo in un mondo perfetto, di "first best: una situazione del genere si verifica quando viviamo in condizioni di ottimalità, quando tutte le soluzioni che si raggiungono sono situazioni di equilibrio ottimale e non ci possono essere situazioni migliori di quelle che troviamo in quel momento date le condizioni di un particolare paese. Un mercato perfettamente concorrenziale è un mercato che effettivamente funziona dando delle risposte in termini di prezzo o di quantità ottimali: stante le condizioni della tecnologia, del clima, della forza-lavoro ecc il prezzo e la quantità di equilibrio sono quelle ottimali. Tuttavia, il mondo vero non è così, il mondo vero è un caos, mondo in cui i segnali possono essere molto discordanti e confusi, il mondo vero non raggiunge quasi mai situazioni di equilibrio ottimale, soprattutto il mondo vero è quello della globalizzazione finanziaria: nel caso di mercati reali, la situazione è meno squilibrata, meno grave.

- Secondo le volpi, noi non viviamo in un mondo perfetto ma in un mondo di "second best": dove i mercati non sono meccanismi perfetti come racconta la teoria microeconomica, dove i comportamenti sono spesso irrazionali/ il principio di razionalità è molto tenue, dove continuano ad avere una grande utilità gli interventi di regulation o di regolamentazione, di controllo, di vigilanza e sorveglianza, interventi pubblici utili.

- Le volpi ritengono che i comportamenti di controllo e di intervento siano ancora indispensabili, soprattutto nei mercati finanziari.

Tratto da STORIA DELLA POLITICA ECONOMICA INTERNAZIONALE di Federica Palmigiano
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