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Constant: I principi di politica applicabili a tutti i governi


Il problema politico centrale è quello della libertà e dei principi politici che consentono di poterla realizzare mediante istituzioni e ordinamenti che siano veramente corrispondenti a  questo scopo. La libertà è connessa al valore che ha nella civiltà moderna l’individualità, il sentimento dell’originarietà e dell’autonomia dell’individuo come centro da cui scaturisce tutto il movimento di progresso civile e culturale che caratterizza la società moderna. Tale sentimento è connesso a un’esperienza religiosa che scopre l’interiorità, la coscienza come momento centrale di un’emozione che avverte la presenza dell’infinito, di Dio.
Quanto più l’elevazione spirituale, il comando, l’indipendenza sono un bisogno per noi, tanto più è necessario rifugiarsi nella fede di Dio. Il sentimento religioso è connesso con le passioni nobili, delicate, profonde.
Nella libertà religiosa e  nella corrispondente libertà di coscienza è radicata la libertà di pensiero la quale si esprime mediante la libertà di parola e di stampa che sono le libertà politiche fondamentali. L’intero sistema costituzionale delle garanzie di libertà dell’individuo riposa sulla libertà di stampa. Solamente l’opinione pubblica esercita un vero controllo sul potere del governo, sull’attività legislativa dei parlamenti e sul valore delle leggi e rappresenta la reale garanzia della libertà degli individui.
Le libertà dell’individuo sono il limite del potere politico.
Bisogna riconsiderare il concetto di sovranità che costituisce il fondamento dell’organizzazione politica. Richiama a tal proposito alla concezione rousseoniana della volontà generale. Il concetto di volontà generale deve essere accolto allorchè con esso si intende che il potere di un numero ristretto di persone deve essere sancito al consenso di tutti i cittadini. La volontà è la fonte di legittimità del potere politico.
Legittimare mediante la volontà generale un’autorità limitata trova conferma nella proposta di religione civile che deve essere accolta da ognuno, pena l’esclusione dalla comunità. Un credo religioso stabilito dalla comunità politica è la condizione ineliminabile perché il singolo possa entrare a far parte della comunità che ha il potere di disciplinare i comportamenti degli associati per renderli conformi ai principi etico-religiosi. In tal modo l’individuo è subordinato in tutto e per tutto al governo e sottoposto a un controllo continuo delle sue azioni.
La libertà dei tempi antichi era tutto quello che assicurava ai cittadini la parte più grande nella partecipazione all’esercizio del potere sociale. La libertà nei tempi moderni è tutto quello che garantisce l’indipendenza dei cittadini nei confronti del potere.
Il principio della libertà individuale deve regolare anche l’attività economico-produttiva per garantire la libertà industriale.
La proprietà privata è l’istituzione fondamentale dell’intero sistema economico che consente di organizzare e di incrementare la produzione e nel contempo indica il criterio per la giusta remunerazione dell’attività svolta. Anche la proprietà deve essere libera cioè non deve essere sottoposta a vincoli che ne limitano la circolazione. La proprietà quando è libera tende naturalmente a diversi fra molti titolari, rinnovando lentamente ma continuamente la categoria dei proprietari.
Lo stato ha dei compiti ben definiti: la difesa dai nemici esterni, il mantenimento dell’ordine pubblico, l’amministrazione della giustizia, l’intervento nelle grandi opere di interesse pubblico.

Tratto da STORIA DELLE DOTTRINE POLITICHE di Filippo Amelotti
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