Skip to content

Preservare l’alleanza

In che modo gli alleati gestiscono i loro rapporti a lungo termine in modo sia di preservare l’alleanza sia di massimizzare i loro benefici? 
Nel lungo periodo, la loro attenzione, secondo Snyder, si concentrerà meno sugli interessi particolari e sul conflitto con gli avversari e maggiormente sulla manipolazione dell’apparente impegno nell’alleanza per controbilanciare eventuali cambiamenti nei rapporti di dipendenza tra gli alleati stessi. 
Questo trade-off tra sicurezza e autonomia tende a focalizzarsi sulla tensione tra quelle che M. Mandelbaum ha definito paura dell’abbandono e paura di intrappolamento. La tensione tra questi 2 timori porta a quello che Snyder ha definito il dilemma della sicurezza delle alleanze: un aspetto tipico delle alleanze, soprattutto in un mondo multipolare, è la costante preoccupazione, da parte degli alleati, di essere abbandonati da un alleato. Questa preoccupazione deriva semplicemente dal fatto che l’alleato ha a disposizione delle alternative ⇒ potrebbe scegliere quelle qualora fosse insoddisfatto dell’attuale alleanza. 
2 sono le componenti della paura dell’abbandono: 
− la probabilità soggettiva che il partner defezionerà 
− i costi del defezionare: in un sistema multipolare, questi costi saranno particolarmente alti, dato che gli Stati sono particolarmente dipendenti dagli altri per la loro sicurezza. 

Il timore opposto all’abbandono è la paura dell’intrappolamento = essere trascinati in una guerra a causa del legame con un alleato, ma per interessi non condivisi. 
⇓ 
Come il costo dell’abbandono è una perdita di sicurezza, il costo dell’intrappolamento è una forte perdita di autonomia, e dipende principalmente da 5 variabili: 
− gli interessi dell’alleato che configgono con quelli dell’avversario 
− il grado di fiducia nel supporto da parte dell’alleato 
− il grado di avventatezza dell’alleato 
− il proprio impegno e grado di dipendenza nei confronti dell’alleanza 
− il grado di condivisione degli interessi dell’alleato. 

Ovviamente, quando uno Stato difende un altro Stato seguendo i propri interessi, non c’è alcun pericolo di intrappolamento. 
I rischi di abbandono ed intrappolamento tendono a variare in modo inverso: di qui il dilemma. Infatti, un possibile rimedio all’ansia dell’abbandono è di aumentare il proprio impegno di appoggio dell’alleato, aumentando così la sua sicurezza e riducendone gli incentivi a defezionare. MA questa misura aumenterà le possibilità di essere intrappolati dall’alleato. 
Viceversa, il timore dell’intrappolamento può essere ridotto diminuendo il proprio impegno nei confronti dell’alleato. MA, ovviamente, questo rischierà di ridurre l’importanza dell’alleanza e aumenterà gli incentivi dell’alleato a defezionare. 
Inoltre, i rischi di abbandono e intrappolamento presentano entrambi 2 dimensioni, in termini di costi e probabilità: 
 - i costi dell’abbandono sono una funzione della propria dipendenza dall’alleanza; in pratica, sono la differenza tra la sicurezza derivante dall’alleanza e la sicurezza che deriverebbe da alleanze alternative o dal non far parte ad alcuna alleanza; 
 - la probabilità di abbandono dipende dalla dipendenza dall’alleato e dal grado di impegno nell’alleanza; 

• i costi dell’intrappolamento coincidono con i costi del combattere una guerra in difesa dell’alleato, scontati del grado in cui gli interessi sono condivisi 
• la probabilità dell’intrappolamento è funzione della probabilità che l’alleato sia attaccato (o di essere attaccati) dall’avversario, e del grado di impegno nei confronti dell’alleato. 

Tratto da TEORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI di Elisa Bertacin
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.