Skip to content

Perfezione di forma e contenuto dell'opera d'arte

Perfezione di forma e contenuto dell'opera d'arte

Scopo di questo intervento è l’esame dell’attribuzione all’opera d’arte delle qualità di perfezione e coerenza, unità di forma e contenuto, qualità considerate condizioni della bellezza. Come criteri di valore queste qualità non sono né stringenti né indispensabili: ci sono infatti grandi opere in cui queste qualità mancano. Perfezione è un termine retorico che esprime il sentimento di giustezza del fruitore. Tuttavia la nostra percezione di un’opera, così come della natura, non è esaustiva poiché ne vediamo solo alcune parti, certi aspetti e a un secondo sguardo si rivelerà molto più di ciò che prima non si era visto. Poche sono le pitture antiche che oggi si conservano nelle loro condizioni originali e perfino osservatori acuti spesso mancano di notare cambiamenti: così un quadro apparentemente completo e perfettamente proporzionato, rivelerà che ne è andata perduta una parte considerevole, come nel caso della Ronda di Rembrandt o le vetrate della Cattedrale di Chartes. Perfino laddove un singolo artista sia stato responsabile di una certa opera, si possono notare delle incoerenze determinate da una nuova concezione sopravvenuta in corso d’opera (es. Michelangelo nella Cappella Sistina a metà strada cambia la proporzione delle figure). Per continua
esperienza e attento studio delle opere è chiaro che il giudizio sulla perfezione in arte, come in natura, è un’ipotesi, non una certezza stabilita per intuizione immediata, e implica che una qualità apprezzata nell’opera d’arte, della quale si è avuta esperienza una volta, sarà esperita come tale anche in futuro.
Vedere un’opera d’arte per quello che è, conoscerla nella sua pienezza è l’obiettivo di una critica collettiva che si estende attraverso molte generazioni. Anche i giudizi di incoerenza e incompletezza sono guidati da norme stilistiche presentate come requisiti universali dell’opera d’arte e che inibiscono il riconoscimento dell’ordine in opere che violano nuovi canoni formali in quello stile. Esistono diversi tipi di ordine e la nostra impressione di ordine e capacità ordinatrice è influenzata da un particolare modello di questa qualità: es. per chi è abituato a un disegno classico, la simmetria e un equilibrio leggibile sono requisiti dell’ordine, così come la distinzione delle parti, assi definiti, ecc.; viceversa per chi adotta un’altra estetica, nelle composizioni contemporanee contenenti elementi sparsi, come nelle opere di Mondrian o del primo Kandinskij, ci sono molte corrispondenze formali: gli elementi possono essere tutti rettilinei, di un solo colore, collocato su un unico piano e per quanto possano sembrare elementi sparsi, costituiscono una famiglia riconoscibile di forme dotate di parentele. L’unità di forma e contenuto, in quanto base di valore, viene intesa come pronunciata corrispondenza di qualità formali a qualità e connotazioni del tema rappresentato. È il caso, in un quadro d’azione violenta, di molte forme incrociate, in collisione e spezzate, e in una scena quiete di forme prevalentemente orizzontali e vuoti notevoli. Questo concetto di unità va distinto dall’idea teorica che, data l’espressività di tutte le forme e che dato il contenuto di un’opera è il significato delle sue forme in quanto rappresentazioni e strutture espressive, allora contenuto e forma siano un’unica cosa: nella rappresentazione ogni forma e ogni colore sono elementi costitutivi del contenuto e non un loro mero rafforzamento. Un quadro sarebbe un’immagine diversa del suo oggetto e avrebbe un altro significato se le sue forme venissero alterate in misura anche minima: così due ritratti della stessa persona, resi con forme diverse, sono diversi nel contenuto, anche se di soggetto identico. È la specificità della rappresentazione insieme a tutte le idee e sentimenti da essa propriamente evocati, che forma il contenuto, laddove non vi sia rappresentazione, come nell’architettura, nella musica, nella pittura astratta, il contenuto e il significato dell’opera sta nei rapporti e nelle qualità formali e nella loro natura espressiva, nel contesto della funzione dell’opera.

Tratto da SEMIOTICA di Alessia Muliere
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.