Il modello della città coloniale
La città coloniale inoltre tende ad edificarsi a partire da una tabula rasa e secondo tratti distintivi che si possono ritrovare in tutte le realtà coloniali, inglesi, francesi e tedeschi.
La città coloniale ha rappresentato un modello che esemplifica il rapporto tra metropoli e colonia ma che costituisce anche la base del discorso sulle città mondiali e sulla loro extraterritorialità basti pensare che è l’emblema della città divisa al suo interno ed è interessante la relazione che intrattiene con la madrepatria (vedi ancora il World City System).
Le città coloniali incarnano quindi l’idea di una rete di città privilegiate in un ristretto arcipelago di dominio, ricordando quello che faranno le World Cities a tal proposito, le città globali sono in parte spazi del post colonialismo e questo significano che presentano i presupposti per la formazione di un discorso postcoloniale.
L’idea su cui si fondava era quello della colonizzazione interrotta e quindi il fatto che era legata ad un potere come le città terzomondiali che erano nate come porte orientate sulla madrepatria o meglio funzionavano come struttura di supporto.
C’è stato un periodo storico decisivo in cui il modello classico di città coloniale è stato superato e gli anni Ottanta hanno rappresentato uno spartiacque decisivo in quanto la transizione dal fordismo al post-fordismo ha segnato in qualche modo il tramonto della concezione della dipendenza ma è nel momento in cui il paradigma della città coloniale e dell’urbanesimo dipendente cessa di essere esplicato che alcuni suoi tratti vengono assimilati da alcune teorie per cui il modello della città coloniale sopravvive alla sua scomparsa come modello di riferimento.
Ci sono infatti due aspetti della città coloniale che vengono ripresi dalle nuove teorie ovvero l’aspetto della relazione dipendente tra città e città e le relazioni interurbane che agiscono sulla struttura interna della città.
Continua a leggere:
- Successivo: La città duale
- Precedente: Il futuro delle città
Dettagli appunto:
- Autore: Francesca Zoia
- Università: Politecnico di Milano
- Facoltà: Architettura
- Corso: Progettazione Architettonica
- Esame: Sociologia della città
- Docente: Agostino Petrillo
Altri appunti correlati:
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- La rappresentazione mediatica delle rivolte dell'autunno del 2005 nelle banlieue parigine: il confronto tra La Repubblica e Le Monde
- L'immigrazione in Francia: la crisi nelle banlieues del modello d'integrazione repubblicano e i tentativi di riforma di Sarkozy
- Le banlieues di Parigi e i moti del 2005: elementi per un'analisi geografica
- Vite in Galleria. Osservazione partecipante con le persone senza casa di Torino
- Lo spazio urbano e la semiotizzazione spaziale
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.