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Mayo e la scuola delle relazioni umane


I lavoratori non si comportano come soggetti razionali ma come esseri completi con molteplici motivazioni e valori. , tra i principali oggetti di ricerca vi sono: gruppi di lavoro nell’ambiente organizzativo, la leadership e le caratteristiche personali dei lavoratori sul comportamento dell'organizzazione. leadership è concepita come un meccanismo per influenzare il comportamento dei partecipanti, Gli studi di White e Lippit dimostrano che i partecipanti a gruppi di lavoro sperimentali lavorano meglio sotto un capo democratico che sotto un capo autoritario. Alcuni studi condotti alla Ohio State University isolano 2 dimensioni importanti del comportamento del leader: 1) il livello di fiducia e rispetto che caratterizzano le relazioni tra i capi e i sottoposti, 2) la struttura di iniziativa da cui dipende se il capo è un buon organizzatore che riesce a portare avanti il lavoro. Queste 2 dimensioni sono indipendenti l'una dall'altra. La scuola delle relazioni umane ha cercato tecniche per migliorare l'adattamento ed il morale dei lavoratori, una di tale tecniche prevede l'introduzione degli psicologi il cui compito è quello di ascoltare i reclami dei lavoratori. I capi hanno bisogno di un addestramento speciale per divenire più sensibili alle necessità dei subordinati. Mayo sottolinea l'importante ruolo svolto dai supervisori che è quello di motivare la cooperazione fra lavoratori. L'approccio delle relazioni umane diversifica le tecniche d'addestramento dei leader. Il gruppo delle relazioni umane sottolinea il pericolo di un'eccessiva formalizzazione e della accentuazione di una estrema specializzazione funzionale. La rotazione del lavoro serve per ridurre l’alienazione ed aumentare l'impegno. Altri sottolineano l'importanza della partecipazione dei lavoratori al processo decisionale all'interno dell’organizzazione. Il movimento delle relazioni umane ha subito le accuse di chi sostiene che essa rappresentasse una forma più sottile e raffinata di sfruttamento. L'intero movimento viene bollato come sociologia delle mucche cioè come le mucche soddisfatte producano più latte, i lavoratori soddisfatti avrebbero prodotto di più. L'umanizzazione del luogo di lavoro è uno strumento per incrementare la produttività. Solo negli anni ‘60 il benessere dei dipendenti viene riconosciuto come un valido obiettivo del disegno organizzativo. Parecchi decenni di ricerche dimostrano che non vi è relazione tra la soddisfazione dei lavoratori e la produttività. La produttività può produrre soddisfazione.

Tratto da SOCIOLOGIA DELLE ORGANIZZAZIONI di Antonio Grisolia
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