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Quali orientamenti attuali di politica sanitaria e sociale


Quali priorità di indirizzo? Innanzitutto la definizione di un contesto  normativo che sancisca la non punibilità del consumatore. Tenere separate la sfera sanitaria e sociale da quella penale: è essenziale per l'accesso alle cure, la motivazione alle stesse e l'adesione al trattamento, che deve rimanere volontaria e non assumere mai aspetti di coazione.
Spostare l'attenzione dal penale al sociale significa anche riequilibrare l'investimento delle risorse sui 4 pilastri che dovrebbero congiuntamente governare le politiche e le strategie dei servizi sulle droghe. Un piano nazionale di contrasto deve poter fornire le risorse economiche e sostenere l'onere di spesa relativa al sostegno di ogni pilastro.
In secondo luogo, bisogna che il sistema degli interventi riduca la mortalità acuta per abuso di sostanze, il cui tasso, per quanto diminuito, rimane ancora molto elevato.
L'obiettivo di una riabilitazione drug-free rimane una finalità rilevante, cui vengono convogliate molte delle risorse del sistema dei servizi. Ad esso deve essere affiancato l'altro obiettivo che è il miglioramento della salute dell'individuo anche senza la reimissione completa del comportamento di consumo.

Tratto da IL CONSUMO DI SOSTANZE PSICOATTIVE OGGI di Angela Tiano
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