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Istituzione Ministero della Sanità e movimenti anti Dc


Dal 43 al 68 domina la Dc.
Si ha una gestione clientelare perché il mercato politico è finalizzato al consenso. Così di questi anni si sa poco.
Vengono emanate leggi e leggine a carattere clientelare.

Nel 1958 viene istituito il ministero della sanità.

Dunque l'effetto finale è di sprechi di duplicazioni e uso improprio delle risorse.
Sul piano politico la riforma sanitaria è rimandata nel tempo. A partire dagli anni 50 disegni di legge sul sistema sanitario sono numerosissimi ma non sono mai approvati.
I cambiamenti che avvengono dal 68:
il 68 è un decennio movimentato sul piano sociale-culturale perché avvengono delle trasformazioni che sembrano dirompenti.
Il 68 è molto limitato in Italia perché è più ideologico. In Italia a fianco di movimenti studenteschi dobbiamo aggiungerne altri.
Sono dei movimenti sociali cioè trasformazioni dal basso non governati dai partiti tradizionali ma che si creano dal basso e si propongono come elemento di rottura di un sistema tradizionale.
Dunque abbiamo quattro movimenti:
movimento studentesco: vogliono abolire la disuguaglianza medica e la dominanza di potere
movimento operaio: lotte operaie del 68. lotte sindacali dell'autunno caldo. Porta come uno dei fattori di richiesta di rinnovamento una sanità attenta alla salute in fabbrica. Una sanità che guarda le cause di inquinamento, agli incidenti di lavoro, alle relazioni tra malattie inquinamento. Gli operai portano alla voglia di una sanità che ritorni preventiva (già presente nella legge 88). Il rischio è quello di evitare la prevenzione avendo ormai la medicina salvifica. Non si previene, tanto si cura! Si chiede allora almeno parità tra prevenzione e cura. Poi si chiede tutela sui luoghi in cui si abita con diffusione dei servizi su tutto il territorio, possibilmente democratica e con possibilità di controllo al basso. Fare quindi delle unità locali e programmare il tutto rispetto agli abitanti. Distribuzione omogenea ed equa. Che cos'è il controllo dal basso? Con l'assemblea e un comitato di gestione in una logica universalistica-istituzionale
movimento donne: tutto ciò che riguarda la salute riproduttiva. Rivendicazione del lavoro domestico. Si chiedevano nuove strutture cioè i consultori: poliambulatori presenti sul territorio e aperti alle donne che possono chiedere informazioni e servizi. Queste strutture dovevano essere possibilmente governate da donne.
Movimento antipsichiatrico: nasce con Basaglia vede partecipare operatori sociali-sanitari che portano in piazza l'idea che il manicomio vada chiuso. Il manicomio nasce come struttura di “cura” della malattia psichiatrica ma negli anni cambia faccia. Si vuole un luogo dove non ci sia autorità, dove ci sia un'apertura guardando la realtà effettiva del malato e favorendo quanto più possibile un rapporto paritario tra medico-paziente. Il manicomio nell'ottocento si sviluppa sotto due dimensioni: analisi/cura e contenimento.
In epoca fascista la struttura è più di contenimento che di cura, cioè un lager. Negli anni 50 la struttura non è diversa dalla concezione fascista. Il manicomio è un'istituzione totale: ti toglie tutto.

Tratto da STORIA DELLE AZIENDE PUBBLICHE E SANITARIE di Barbara Pavoni
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