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Oriente e nascita della filosofia


Qual è il sapere che deve essere ricercato? E quali sono gli strumenti attraverso i quali si può raggiungere? E quali sono gli obiettivi e le ragioni di questa ricerca? Sono queste le domande che all’origine del pensiero venivano messe in gioco. Sappiamo che la filosofia nacque primariamente in Oriente ma fu in Grecia che il sapere stesso era divenuto oggetto d’indagine. Certamente sarà l’Occidente con l’utilizzo del latino e del greco che attraverso formazioni verbali che non si trovano in altre lingue possono sviluppare concetti universali e astratti. Ma furono anche le credenze religiose un altro punto di forza per lo sviluppo del pensiero in Occidente. La Grecia non riconosce un libro sacro attraverso il quale imporre credenze e pratiche cultuali. Nel corso di generazioni allora si erano venuti sviluppando i miti, racconti concernenti le divinità e il loro rapporto con gli uomini. Sarà nel V secolo a.C. che queste teorie verranno considerate pericolose non tanto per la loro veridicità, ma per i risvolti che hanno a livello etico e politico. Ricordiamo inoltre che sarà Platone per la prima volta a parlare esplicitamente di “mito”.

La nascita della filosofia

E’ nel IV secolo a.C. che nasce la figura del filosofo, un uomo che studia se stesso e il mondo che lo circonda. I primi passi sono stati compiuti dalla filosofia nelle colonie della Ionia a Mileto ed Efeso in Turchia: questo fu dovuto al fatto che le colonie meglio si predisponevano ad accogliere realtà diverse dovendo ricominciare da capo, mentre le grandi città erano più vincolate dalla politica e dalla religione tradizionali.

Tratto da FILOSOFIA ANTICA di Carlo Cilia
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