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Anoressia nervosa e bulimia nervosa in adolescenza : quale rapporto con il proprio corpo


L’anoressia nervosa è un fenomeno in costante aumento, colpisce maggiormente le donne, è soprattutto una malattia del periodo adolescenziale e compare preferibilmente tra i 14 e i 18 anni; negli ultimi tempi. L’età di comparsa del disturbo è diminuita e può colpire già intorno agli 11-12 anni. Le adolescenti anoressiche spesso si presentano come persone sostanzialmente positive, che nascondono dietro comportamenti adeguati sentimenti di forte inadeguatezza e insicurezza, sentendosi obbligate a compiacere il mondo esterno e cercando di adeguarsi a ciò che ritengono venga loro richiesto dall’esterno.
Di solito, l’anoressia comincia con una dieta dimagrante avviata senza un controllo medico, accompagnata dalla percezione della ragazza di essere comunque ‘troppo grassa”: apparentemente tale comportamento è influenzato da stereotipi pubblicitari e sociali, in realtà segnala disagi psichici profondi (in cui spesso sono coinvolti i legami familiari vissuti dalla ragazza) orientati verso una corporeità percepita in modo conflittuale ed eccessivo.
Spesso l’anoressica alterna lunghi digiuni a episodi in cui mangia in modo eccessivo, liberandosi poi, attraverso il vomito o l’uso di lassativi, del cibo ingerito. Tali episodi bulimici si possono presentare nelle adolescenti anoressiche e segnalano uno stato avanzato del disturbo, proponendosi come reazione compensatoria del corpo che si “ribella” alla mancanza prolungata di cibo
Le bulimiche presentano anch’esse problemi legati al cibo e alla sua assunzione come le anoressiche sono ossessionate dall’idea del peso e hanno una visione distorta della propria immagine corporea Tale disturbo consiste in assunzioni straordinarie di cibo allo scopo di sedare uno stato d’ansia che si avverte come intollerabile seguite da assunzioni di lassativi e successive restrizioni alimentari. Le bulimiche non perdono peso in modo significativo come le anoressiche mantenendo una “facciata di normalità” Anche per queste donne, il problema è quello di trovare un’integrazione adeguata fra senso di sicurezza personale e bisogno di condiscendenza e compiacenza, presentando un Sé spaccato e diviso.
Come per l’anoressia, anche la bulimia può essere colta come un disturbo legato allo sviluppo: la prima compare però più precocemente ed e più strettamente collegabile a tematiche adolescenziali, la seconda emerge più avanti (tarda adolescenza), spesso in relazione all’ingresso nel mondo degli adulti e alle tematiche di separazione/individuazione che tale compito comporta.

Tratto da ADOLESCENZA E COMPITI DI SVILUPPO di Anna Bosetti
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