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La buona educazione


Sono molte le concezioni di “buona educazione”, cioè di pensiero riguardo a un quadro di finalità che vengono considerate da conseguire e dei mezzi idonei per conseguire tali scopi.
Più la società è percorsa da discordanze di interessi, diversità culturali, più sono presenti concezioni di “buona educazione” che si differenziano.
Darsi una filosofia
Ogni operatore sceglie la propria buona educazione, ogni operatore è portatore di un progetto nel quale si prevede un soggetto diverso da quello esistente e il disegno di tale diversità nasce dalla concezione del mondo dell’operatore.
L’educatore deve dotarsi di una propria filosofia dell’educazione attraverso l’intreccio autoriflessivo tra la propria filosofia spontanea e i sistemi di pensiero che si sono esplicitati e interconnessi con la pedagogia.
Le parole per dirlo
Stante la parola formazione spesa soprattutto per indicare l’istruttivo, è opportuno ribadire il primato dell’educazione perché tale termine, oggi, più richiama la complessità della storia educativa dei soggetti.

Tratto da L’EDUCATORE IMPERFETTO di Anna Bosetti
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