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Il modello dei legami verticali diadici di leadership e il modello della costruzione della leadership


Teoria dello scambio formalizzata da Grean e poi perfezionato dallo stesso con altri ricercatori.
In questo modello,  i rapporti tra il leader e i seguaci non sono considerati tutti allo stesso livello, e si parte dall’ipotesi che ogni seguace costituisce un rapporto specifico col capo (diade). Ogni leader ha un cerchio più o meno vicino di seguaci, questi cerchi costituiscono un ingroup  quando sono vicini al capo, e un outgroup quando sono più distanti.
Quelli dell’ingroup ricevono più info, interesse e confidenze dal leader rispetto ai seguaci che fanno parte dell’outgrup, che invece hanno rapporti più formali col capo e informazioni relative soprattutto al compito; ai seguaci ingroup possono essere però avanzate più richieste di prestazione e un codice più rigido di lealtà e obbedienza.
Ai seguaci outgroup vengono fatte poche richieste personali da parte del leader; di solito sono membri con basso status nel gruppo o anche i nuovi arrivati.
Studi successivi che partono dal modello dei legami diadici verticali hanno centrano l’interesse soprattutto sull’efficienza organizzativa che si ottiene partendo dalle qualità delle relazioni leader-membri. Quando son di alta qualità il lavoro assegnato viene considerato più attraente con un impegno più elevato.

Modello di costruzione della leadership.
È l'evoluzione della teoria precedente e ha come base l’idea che il leader possa sviluppare scambi di alta qualità con tutti i subordinati, non solo con alcuni, e che ciò avvantaggerà gli obbiettivi dell’organizzazione e il progresso di carriera degli individui. La costruzione della leadership si sviluppa in 3 fasi.
1.Fase sconosciuta: le interazioni tra membro e leader sono limitate alle norme esistenti. Scambi di bassa qualità tra leader e seguaci e l’influenza è unidirezionale, dal leader al subordinato. La motivazione del sub è orientata a interessi personali più che del gruppo;
2.La fase di conoscenza: inaugura gli scambi ed inizia con un’offerta da parte del leader e del sub a migliorare gli scambi, condividere info. E’ una fase di valutazione per l’uno e per l’altro. L’influenza non è reciproca ma è mista. Gli scambi sono di media qualità e l'interesse si sposta da quello personale a un maggior interesse per gli scopi e gli obiettivi di gruppo;
3.La fase matura di associazione: scambi di alta qualità, alto grado di reciprocità, maggiore interdipendenza. Leader e follower collegano i risultati positivi per se con quelli positivi per l’organizzazione e il centraggio è sull'interesse di gruppo.
In questa teoria è dunque centrale l'idea che il leader forma con ognuno dei sottoposti un rapporto diadico, che può essere di tipo ingroup o outgroup. I subordinati ingroup sono disposti a fare più di quello che è loro richiesto da contratto e il leader in ricambio al loro impegno gli offre maggiori responsabilità e opportunità, dedicandoli anche più tempo e sostegno. Al contrario, i membri dell’outgroup, fanno solo ciò che gli viene richiesto ma non sono disposti a fare sforzi supplementari e il leader, anche se li tratta in maniera corretta, non gli rivolge attenzioni speciali.
Questa teoria dello scambio, ha come aspetti positivi il fatto di prendere in considerazione la diversa qualità delle relazioni fra il leader e ciascuno dei suoi sottoposti, di sottolineare come in ogni gruppo vi siano sottogruppi e di spostare l'attenzione sull'importanza della comunicazione nel processo di leadership.
Il modello dei legami diadici verticali non chiarisce però come i sottoposti accedano all’ingroup o outgrout e quanto sia possibile muoversi dall’uno all’altro, e il modello della costruzione della leadership non rende chiaro cosa sia possibile fare per migliorare le relazioni del leader con tutti i membri.

Tratto da PSICOLOGIA SOCIALE di Manuela Floris
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