Leveraged buy-out come strumento di M&A. LBO di Weather Investments su Wind
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Università degli Studi di Roma La Sapienza
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Scienze economiche e statistiche
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Economia
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2005-06 |
Il contratto parasociale: durata, violazione e tacita rinuncia ai diritti scaturenti dal negozio
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Università degli Studi di Torino
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Scienze economiche e statistiche
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2011-12 |
Aspetti teorici ed operativi di credit risk
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Università degli Studi di Parma
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Scienze economiche e statistiche
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Economia
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2005-06 |
Investimenti immobiliari in Europa: un'analisi empirica
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Università degli Studi di Torino
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Scienze economiche e statistiche
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2011-12 |
ANALISI DI BILANCIO: IL CASO EATALY
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Università degli Studi di Torino
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Scienze economiche e statistiche
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2011-12 |
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LAVORARE SENZA CONFINI: ANALISI DI CASI DI ITALIANI OCCUPATI ALL'ESTERO
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Università degli Studi di Torino
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Scienze economiche e statistiche
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2011-12 |
Organizzare un evento - ONE
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Università degli Studi di Torino
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Scienze economiche e statistiche
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2011-12 |
Crisi d'impresa e strategie di risanamento
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Università degli Studi di Foggia
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Scienze economiche e statistiche
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Economia
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2004-05 |
Il progetto di aggiornamento dei principi contabili nazionali, le immobilizzazioni materiali
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Università degli Studi di Torino
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Scienze economiche e statistiche
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2011-12 |
Metodi multicriteriali per il supporto alle decisioni
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Università degli Studi di Roma La Sapienza
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Scienze economiche e statistiche
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Scienze Statistiche
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2005-06 |
Il Coolhunting nell'era di internet
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Università degli Studi di Torino
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Scienze economiche e statistiche
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2011-12 |
Il credit crunch e gli effetti sui flussi del commercio internazionale: il sistema di baratto multilaterale
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Università degli Studi di Torino
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Scienze economiche e statistiche
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2011-12 |
Il budget nelle imprese di servizi: il caso Santander
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Università degli Studi di Torino
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Scienze economiche e statistiche
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2011-12 |
ANALISI DELLE CONTROVERSIE DEL MICROCREDITO
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Università degli Studi di Torino
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Scienze economiche e statistiche
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2011-12 |
L'emissione della moneta in Italia dalla legge del 1874 alla creazione della Banca d'Italia (1893).
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Università degli Studi di Torino
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Scienze economiche e statistiche
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2011-12 |
La gestione centralizzata della tesoreria nei gruppi industriali - Il caso FIAT
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Università degli Studi di Torino
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Scienze economiche e statistiche
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2011-12 |
INDAGINE SULLE CAUSE DEL CRACK MEDIANTE L'APPLICAZIONE DELL'ANALISI COMPARATIVA: IL CASO ENRON
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Università degli Studi di Torino
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Scienze economiche e statistiche
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2011-12 |
Analisi di bilancio per indici: il caso MAINA
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Università degli Studi di Torino
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Scienze economiche e statistiche
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2011-12 |
LA GREEN ECONOMY APPLICATA DALLE IMPRESE DISTRETTUALI
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Università degli Studi di Torino
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Scienze economiche e statistiche
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2011-12 |
andidato: Leonardo Grazzini Corso di Laurea: Economia Aziendale Sessione di Laurea: Luglio 2012 Titolo tesi: Dal determinismo alla complessità: istituzioni e regole al tempo della New Economy Relatore: Teodoro Dario Togati Per secoli il paradigma classico ha dominato ogni ambito della scienza, economia compresa: sin dai tempi di Adam Smith, equilibrio, linearità e prevedibilità erano i cardini su cui fondare le teorie economiche (e non solo). La descrizione di un mondo che, grazie all'azione di feedback negativi, era sempre in costante equilibrio, ed in cui ogni evoluzione era prevedibile non era però conforme alla realtà dei fatti. Nel corso del XX secolo il deterministico pensiero di origine newtoniana lascia infine spazio all'emergere di nuove e rivoluzionarie teorie, tra le quali assume particolare importanza la teoria della complessità, che introduce l'autorganizzazione, la non linearità e le retroazioni positive, cambiando radicalmente il modo di concepire il mondo, e con esso l'economia. In questo lavoro quindi si vuole far luce su quali siano stati i punti fondamentali che hanno permesso il passaggio dal determinismo alla complessità, rimarcando le caratteristiche proprie dell'una e dell'altra corrente. In tale contesto è stata inserita una dettagliata analisi riguardante la transizione tra l'economia classica di stampo smithiano e l'economia "complessa", di stampo keynesiano. In particolare sono state messe in evidenza le differenze interpretative che intercorrono tra le due teorie economiche con riguardo al ruolo delle istituzioni e delle regole al tempo della New Economy, al tempo ossia dell'economia caratterizzata dai servizi, da Internet, dall'intangibilità. L'obiettivo è quindi quello di dimostrare, tramite un'analisi dettagliata, come le politiche monetarie, fiscali e regolamentative portate avanti dai governi mondiali in questa particolare fase del capitalismo, incentrate sui precetti dell'economia classica, non abbiano portato alla stabilità sperata, bensì a maggiore instabilità. Viviamo infatti in un mondo in continuo movimento, in cui modificazioni anche minime dello status quo possono portare a conseguenze non identificabili a priori, e, soprattutto, ben lontane dai concetti di equilibrio e stabilità. Il fine ultimo di questo lavoro è quello di dimostrare la necessità di superare la metodologia dell'economia classica a vantaggio di una teoria che prenda in considerazione caos, non linearità ed imprevedibilità, con l'obiettivo di dar vita a politiche economiche coerenti con il periodo storico attuale.
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Università degli Studi di Torino
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Scienze economiche e statistiche
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2011-12 |