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Le scrittrici della Grande guerra. Matilde Serao e Virginia Woolf

Il tema di questa tesi è la presentazione della Grande guerra nella produzione letteraria di due scrittrici che vissero durante quel periodo, Matilde Serao e Virginia Woolf.
Quando si parla di letteratura di guerra, bisogna tenere in considerazione il fatto che il contributo delle scrittrici su questo argomento è stato spesso sottovalutato dalla critica.
Per questo motivo, l’obiettivo di questo lavoro è contestare l’idea che la scrittura delle donne sulle proprie esperienze di guerra sia meno autentica rispetto a quella degli uomini.
Nel primo capitolo si affronta la rappresentazione della Grande guerra nelle due opere di Matilde Serao, dedicate a tale tema, Parla una donna e Mors tua.
Nel secondo capitolo si prende in considerazione la riflessione di Virginia Woolf sul primo conflitto mondiale attraverso l’analisi di una delle sue opere più famose, Mrs. Dalloway. Inoltre, viene presentato un commento sulle considerazioni dell’autrice a proposito della guerra rinvenute nei suoi scritti personali.
Nel terzo e ultimo capitolo si confronta il pensiero di Serao e Woolf, al fine di rilevare somiglianze e differenze tra le due autrici.

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1 INTRODUZIONE Oggetto della ricerca è la rappresentazione della Grande guerra negli scritti di due intellettuali, l’italiana Matilde Serao e l’inglese Virginia Woolf. Sulla scrittura di guerra la critica letteraria e la storiografia hanno senz’altro privilegiato la produzione di scrittori-soldati; tra i tanti autori italiani di diari, romanzi, memoriali e poesie sono da ricordare Emilio Lussu, Giani Stuparich, Carlo Emilio Gadda, Gabriele d’Annunzio, Giuseppe Ungaretti, mentre per quanto riguarda l’Inghilterra sono da annoverare i cosiddetti “war poets”, tra i quali Wilfred Owen, Sigfried Sassoon e Rupert Brooke. 1 Tuttavia, la letteratura italiana e inglese della prima guerra mondiale non è esclusivamente maschile, sono molte le autrici che hanno scritto sul primo conflitto mondiale. Temi ricorrenti il rapporto madre-figlio in tempo di guerra, il ruolo ricoperto nel supporto agli uomini al fronte e nel campo della mobilitazione bellica, l’ingresso delle donne nel mondo di lavoro per sostituire i combattenti in professioni tipicamente maschili, le conseguenze degli stupri di guerra. Al pari degli uomini, hanno partecipato a dibattiti sociali e politici, tra cui le ragioni a sostegno dell’intervento in guerra o della neutralità, i mutamenti portati nella società in seguito all’evento bellico, la partecipazione femminile all’assistenza e alla propaganda, in vista del riconoscimento futuro dei diritti politici. Hanno fatto tutto ciò attraverso numerosi saggi, romanzi, poesie, drammi, articoli scientifici, e alcune di loro hanno pubblicato reportage dal fronte di combattimento. 2 Nemmeno tra gli studi più recenti sul rapporto tra gli intellettuali e la prima guerra mondiale il pensiero delle scrittrici viene preso in considerazione. 3 Quello che si verificò infatti nei paesi che erano stati coinvolti nel conflitto, soprattutto in Italia e in Gran Bretagna fu la scelta di privilegiare il fronte – le battaglie, i combattenti, i caduti – nell’occupare per intero la scena delle rievocazioni e delle commemorazioni pubbliche e private nel lungo, travagliato dopoguerra. 4 1 Per studi sulla letteratura di guerra (anche straniera) si vedano: M. Isnenghi, Il mito della Grande guerra, Bologna, Il Mulino, 2014; M. Isnenghi, I vinti di Caporetto nella letteratura di guerra, Padova, Marsilio, 1967; F. Todero, Pagine della Grande guerra. Scrittori in grigioverde, Milano, Mursia, 1999; P. Fussel, The Great War and modern memory, Oxford, UP, 1975; G. Parfitt, Fiction of First World War: A Study, London, Faber & Faber, 1988; B. Bergonzi, Heroes’ Twilight: A Study of the Literature of the Great War, London, Basingstoke, 1980. 2 Tra le scrittrici e giornaliste che offrirono resoconti dai campi di battaglia si ricordano Flavia Steno e Stefania Türr. 3 Si veda a tal proposito E. Gentile, L’apocalisse della modernità. La Grande guerra per l’uomo nuovo, Milano, Mondadori, 2014; Gli intellettuali italiani e la Grande guerra, a cura di I. Caliaro, Milano, Einaudi Scuola, 2001; Scrittori in trincea. La letteratura e la Grande guerra, a cura di F. Senardi, Bologna, Clueb, 2013. 4 S. Soldani, Donne italiane e Grande guerra al vaglio della storia, in La Grande guerra delle italiane. Mobilitazioni, diritti, trasformazioni, a cura di S. Bartoloni, Roma, Viella, 2016, p. 23.

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Informazioni tesi

  Autore: Cecilia Cattini
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2016-17
  Università: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Scienze della Cultura
  Relatore: Ilaria Biagioli
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 66

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femminismo
grande guerra
scrittrici prima guerra mondiale

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