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Definizione di Impresa di piccole dimensioni

La Commissione europea ha adottato una nuova definizione d’impresa di dimensioni ridottissime (microimprese) o piccole e medie (PMI) nell’intento di promuovere l’imprenditorialità, gli investimenti e la crescita, di agevolare l’accesso ai capitali di rischio, di ridurre gli oneri amministrativi e consolidare la certezza del diritto. Nello stabilire la categorie di microimprese e PMI la nuova definizione mantiene le soglie relative al numero di dipendenti, ma stabilisce un aumento considerevole del massimale finanziario (fatturato o volume totale del bilancio), principalmente per tener conto dell’inflazione e degli incrementi di produttività verificatisi dopo il 1996, data della prima definizione comunitaria di PMI.
Nello specifico, questi i nuovi parametri:
impresa di media dimensione è quella che, sempre con un numero inferiore a 250 dipendenti, ha un fatturato annuale minore o pari a 50 milioni di euro (era 40 milioni nel 1996) e un totale di bilancio che non supera i 43 milioni di euro (27 milioni nel 1996); è invece di piccole dimensioni l’azienda con meno di 50 dipendenti, un fatturato minore o pari a 10 milioni di euro ( era 7 milioni nel 1996) ed un totale di bilancio sempre di 10 milioni ( era di 5 milioni nel 1996); infine si considera di piccolissime dimensioni l’impresa con meno di 10 dipendenti, un fatturato inferiore o pari a 2 milioni di euro (cifra in passato non definita), la stessa cifra indicata anche per il totale di bilancio annuale.

di Salvatore Romeo