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Definizione di Densità

Il termine densità è stato introdotto in sociologia da E. Durkheim per spiegare le cause della crescente differenziazione del lavoro sociale. Per Durkheim la divisione del lavoro è spiegata dall’aumento della densità materiale (ossia il numero di individui su una superficie data) e della densità morale (ossia l’intensità delle relazioni e degli scambi tra gli individui).

In sostanza, secondo Durkheim, quanto maggiori sono le relazioni di scambio e competizione tra i membri di una società, quanto più lavorano e commerciano insieme, tanto maggiore è la densità. Con l’aumento della densità maggiore è la lotta per la vita: la differenziazione sarebbe così la soluzione pacifica di questa lotta, permettendo ad ognuno di differenziarsi e di portare un contributo utile alla sopravvivenza del sistema sociale.
La divisione del lavoro sociale sarebbe quindi alla base della solidarietà organica presente nelle società moderne e non il presupposto per l'erosione dell'ordinamento morale.

L’impostazione di Durkheim pur risentendo di un’eredità evoluzionistica (la lotta per la vita) riconosce un fattore sociale, la differenziazione, alla base della società moderna, della sua coesione e del suo funzionamento.