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Varate le misure per raggiungere Quota novanta

31 agosto 1926

Per rendere effettivi gli impegni assunti da Mussolini, il Consiglio dei Ministri vara un decreto legge nel quale viene stabilita la completa eliminazione del debito dello Stato verso l'Istituto di Emissione nella duplice forma di Circolazione dei biglietti di Stato e di Circolazione dei biglietti di banca emessi per conto dello Stato (per cui viene previsto, tra l'altro, il trasferimento alla Banca d'Italia, come riserva valutaria, dei 90 milioni di dollari di ricavo netto del Prestito Morgan ottenuti dopo la sistemazione del debito con gli Stati Uniti, in modo da creare i presupposti perché, nell'arco di un breve volgere di tempo, tutta la Circolazione diventi esclusivamente di banca emessa per conto del commercio.
Sempre nel decreto è previsto, soprattutto, l'obbligo da parte della Banca d'Italia di rispettare, già dal 15 settembre, il limite di 7 miliardi di lire per la Circolazione per conto del commercio: limite aumentabile ad 8 miliardi al prezzo di pagare una tassa straordinaria superiore di 1/3 al T.U.S..
I risultati valutari di questi provvedimenti si traducono in un immediato apprezzamento della lira che, da settembre a dicembre, recupererà oltre il 20% del proprio valore nei confronti del dollaro e della sterlina, mentre gli effetti monetari interni del decreto legge saranno interpretati dall'opinione pubblica come un vero e proprio "blocco" della circolazione.

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