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Superare il blocco nella scrittura della tesi: 5 tecniche per iniziare a scrivere subito

29 aprile 2024

Superare il blocco nella scrittura della tesi: 5 tecniche per iniziare a scrivere subito

Vincere la paura del foglio bianco: da dove iniziare a scrivere la tesi?


Il primo approccio con la scrittura della tesi di laurea per molti può essere traumatico. Ma non lasciarti intimidire dal foglio bianco, è successo a tutti (anche ai più grandi scrittori) di avere la sensazione di non sapere da quale parte iniziare.

Se hai svolto un'adeguata ricerca bibliografica, però, il 90% dei tuoi problemi è risolto. Perché è da lì che devi partire. Che tu stia svolgendo una tesi sperimentale, condotta attraverso una ricerca empirica, o una tesi concettuale, il tuo lavoro inizia sempre da una ricerca bibliografica.

Una volta scelto il campo d'azione (l'argomento e come vuoi affrontarlo), e recuperato il materiale bibliografico di cui hai bisogno, fissa dei punti su cui articolare il tuo discorso, pensando che il tuo compito sarà costruire un percorso concettuale finalizzato a validare la tua tesi.

Nel caso tu sia alle prese con un elaborato di tipo sperimentale, realizzato attraverso una ricerca sul campo, la parte centrale sarà composta di tre sezioni principali: literature review, dati e metodologia e la discussione dei risultati.

La literature review è una rassegna delle principali ricerche realizzate sul tema trattato. Attenzione, però, non si tratta di una bibliografia, ma è una rielaborazione ragionata dei lavori effettuati su un dato argomento, all'interno dei quali inserire il tuo. Una volta realizzata una corretta revisione della letteratura, presenta la tua ricerca inserendo i dati nella maniera più precisa e dettagliata possibile.

Per prima cosa dichiara la metodologia usata (es. come è stato selezionato il campione studiato, avvalendoti sempre delle fonti bibliografiche), evidenzia i contesti e le variabili che potrebbero influire sulla tua ricerca, nonché gli aspetti più problematici (è la strategia migliore evitare eventuali critiche, sia da parte del relatore che in seduta di laurea).

Infine, presenta i risultati che hai ottenuto con chiarezza e in maniera dettagliata. Evita, però, di riempire la discussione dei risultati di troppi elementi grafici, come tabelle o figure (c'è sempre la possibilità di inserirli in Appendice).

Per una tesi concettuale-argomentativa, invece, il modo di procedere è diverso, ma solo da un punto di vista formale, perché in entrambi i casi si parte da un assunto e si effettua una ricerca che ci porti a validare la nostra tesi. In questo caso, però, la parte centrale del lavoro approfondirà il dibattito corrente circa un determinato tema, confrontando le diverse posizioni (sia da un punto di vista diacronico che sincronico), o provando a sviluppare argomentazioni originali, a partire da uno o più case study o una rassegna delle ricerche condotte.

Ogni tesi, sperimentale o argomentativa che sia, però, necessita di un'introduzione e di una conclusione. Cioè un punto di partenza e uno di arrivo. La prima parte che si legge in una tesi di laurea (oltre all'indice) è l'introduzione. Quest'ultima, però, non deve essere scritta per forza all'inizio del lavoro. Anzi, in molti casi è l'ultima cosa, insieme alle conclusioni, ad essere redatta.

L'introduzione, infatti, è una sorta di dichiarazione di intenti: qual è l'argomento che vuoi affrontare, qual è la tua posizione in merito, in che modo e quali sono gli strumenti di cui ti avvali (ricerca bibliografica, ricerca sul campo, case study, etc) e come si sviluppa il tuo lavoro (in quali capitoli è possibile trovare un dato argomento, piuttosto che un altro). Per questo è bene scrivere una bozza dell'introduzione all'inizio, ma solo alla fine del tuo lavoro, quando avrai le idee chiare, potrai strutturarla in maniera più compiuta.

Le conclusioni, invece, sono una sorta di ripresa dell'introduzione, ma con l'aggiunta delle tue considerazioni personali in merito all'argomento che hai scelto. È la parte della tesi dove trarrai le somme del tuo lavoro, e dove potrai suggerire sviluppi futuri per la ricerca.

Da un punto di vista linguistico, infine, usa sempre frasi semplici, evitando di inserire troppe locuzioni secondarie, e tieni conto che ogni frase dev'essere l'espressione di un concetto, in questo modo eviterai di perderti in inutili ripetizioni.

5 tecniche infallibili per superare il blocco nella scrittura della tesi


Per superare il blocco dello scrittore durante la stesura di una tesi, diversi approcci possono essere utili.

#1. Il freewriting offre uno spazio libero per scrivere senza preoccuparsi della struttura o della coerenza, permettendo idee spontanee e fluide. Quindi inizia a scrivere qualsiasi cosa ti passi per la testa, non concentrarti per forza su concetti inerenti al tema della tesi, non ha importanza se gli argomenti e le frasi sono slegati tra loro. L’importante è iniziare a scrivere e superare il blocco dello scrittore.

#2. Il looping coinvolge il ritorno continuo su concetti o frasi specifiche per esplorarli in profondità, trovando nuove angolazioni. Appunta su un foglio una serie di parole chiave importanti per l’argomenti della tesi, puoi anche utilizzare delle note prese durante la fase di ricerca bibliografica. A questo punto, come con il freewriting, dovrai iniziare a scrivere quello che ti viene in mente, senza far caso alla forma e allo stile. Preoccupati solo di scrivere il più possibile, ci sarà tempo successivamente di aggiustare il testo, eliminare le parti che non ti piacciono e sistemare la grammatica e lo stile.

#3. Un'altra tecnica, forse poco conosciuta, è quella del cubing, che invita a esplorare un argomento da diverse prospettive: definizione, descrizione, comparazione, associazione, analisi e applicazione.
Quindi, parti dall’argomento che desideri affrontare in un determinato capitolo o paragrafo:
Definisci l’argomento: Cosa significa? Quali sono i suoi principali concetti e termini chiave?
Questa fase ti aiuterà a stabilire una base solida per il tuo lavoro.
Descrivi dettagliatamente l’argomento: Quali sono le sue caratteristiche principali? Quali sono gli elementi che lo compongono?
Confronta il tuo argomento con altri concetti, teorie o casi simili: Quali sono le somiglianze e le differenze?
Esplora le connessioni e le relazioni del tuo argomento con altri concetti o contesti: Come si collega il tuo argomento a temi più ampi o a eventi storici?
Approfondisci l'argomento analizzandone gli aspetti chiave. Quali sono le sue componenti fondamentali? Quali sono le sue implicazioni teoriche o pratiche? L’argomento si può scomporre in sotto-temi?
Considera come il tuo argomento può essere applicato in contesti reali o utilizzato per risolvere problemi concreti. Quali sono le sue possibili implicazioni pratiche? Come può essere utilizzato per contribuire al campo di studio o alla società in generale?

#4. Più conosciuta, perché molto utilizzata per lo studio, è la tecnica del mapping. Quindi, per superare la paura del foglio bianco cercate di costruire delle mappe mentali, concettuali o argomentative che rappresentino i processo logico che avete seguito nella fase di ricerca bibliografica (o di ricerca sul campo), segnate dei punti fissi, anche sotto forma di parole chiave, che considerate indispensabili per lo sviluppo del vostro lavoro.

#5. Infine, il metodo 5w (chi, cosa, quando, dove, perché) aiuta a focalizzare l'attenzione su ogni aspetto rilevante dell'argomento, stimolando la riflessione e la generazione di contenuti.
Chi: Identifica i soggetti principali coinvolti nel tuo argomento di tesi. Chi sono gli attori chiave? Chi sono gli esperti nel campo? Chi potrebbe essere influenzato dai risultati della tua ricerca? Focalizzati su individui, gruppi o istituzioni rilevanti per il tuo lavoro.
Cosa: Definisci chiaramente l'oggetto della tua tesi. Di cosa stai parlando? Quali sono i principali concetti, teorie o fenomeni che intendi esplorare? Assicurati di avere una comprensione chiara e specifica dell'argomento che stai affrontando.
Quando: Precisa il contesto temporale della tua ricerca. Quando è avvenuto l'evento o il fenomeno che stai studiando? In che periodo storico si colloca il tuo lavoro? Questa domanda ti aiuterà a situare il tuo argomento all'interno di un determinato momento cronologico.
Dove: Indica il contesto spaziale della tua ricerca. Dove si è verificato l'evento o il fenomeno che stai studiando? In quale luogo geografico si situa il tuo argomento? Questa domanda ti aiuterà a contestualizzare meglio la tua ricerca nello spazio.
Perché: Esplora le motivazioni e le ragioni che giustificano la tua ricerca. Perché il tuo argomento è rilevante e significativo? Perché è importante studiare questo fenomeno o evento? Questa domanda ti aiuterà a chiarire gli obiettivi e le finalità della tua tesi.

Un ultimo consiglio: non avere paura di sbagliare. Cancellare e riscrivere è parte necessaria di qualsiasi processo creativo.