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La funzione dei parchi nella tutela e nella valorizzazione delle risorse ambientali. Dal parco di Yellowstone al parco del Delta del Po

Sono nata a Ferrara nel 1980 e successivamente ho vissuto sempre nella periferia bolognese. Ho frequentato il liceo classico con ottimi risultati, mi sono appassionata al latino, alla letteratura italiana e alla storia, in particolar modo alla storia romana di cui tutt'ora mi interesso nel tempo libero. La facoltà di Lettere Moderne sembrava la scelta più logica, e così è stato, ho ottenuto grandi soddisfazioni fino ad arrivare al conseguire la laurea cin il massimo dei voti e la lode nel marzo 2005.
Vi chiederete a questo punto che cosa c'entra, all'interno di un percorso storico letterario e quindi prettamente umanistico, una tesi quasi "scientifica", da facoltà di scienze della terra o di biologia, tutta incentrata sull'ambiente e sulla natura?
E' presto detto. Premesso che sono sempre stata sensibile alle problematiche riguardanti l'ecologia e la difesa degli esseri viventi, nell'ultimo anno del mio percorso di studi, due fattori hanno fatto la differenza: un esame di geografia, tenuto da un bravissimo Professore e da un'assistente altrettanto brillante, che mi ha fatto riscoprire la bellezza del nostro Pianeta e la meraviglia dei processi biologici e fisici che ogni giorno permettono la vita; l'approfondimento, sul piano personale, della "dimensione acqua". Ho sempre amato e praticato il nuoto, prima a livello amatoriale poi agonistico, ho fatto esperienze di apnea, di nuoto pinnato, e di altri sport sia acquatici che non, che ti mettono a diretto contatto con le due dimensioni che non si dovrebbero mai perdere di vista: te stesso e il Creato.
Fin da bambina, poi, dai pomeriggi d'estate a pesca con papà, pur amante di tutti gli animali, ho sempre sentito un particolare feeling che mi legava ai pesci...a quelle creature silenziose e imperscrutabili da tanti sottovalutate e considerate di serie "B" rispetto ad esempio a cani e gatti...ma per me splendide e in grado di interagire con noi se solo sappiamo metterci sulla loro frequenza. E' una cosa per pochi, che richiede una sensibilità fuori dal comune.
Da qui l'esigenza, la necessità "urlante" e insopprimibile di scrivere una tesi a difesa e ad esaltazione del nostro Pianeta che è il nostro bene più prezioso.
Negli anni successivi ho iniziato a fare ricerche e a leggere quanto più potevo sugli squali, con particolare riguardo agli squali bianchi, i più imponenti e spettacolari ma purtroppo anche i più minacciati dalla cattiveria e dalla stupidità umane.
Ad oggi non sono ancora riuscita a realizzare ciò che avevo pianificato e desiderato, ovvero fare di questa mia passione e del bagaglio di conoscenze acquisite un lavoro vero e proprio, un mestiere che mi permettesse non di arricchirmi ma di vivere facendo una cosa in cui credo.
Uno degli ostacoli maggiori è sicuramente l'apparenza: per quanto io abbia tantissime conoscenze nell'ambito dell'ecologia e della biologia, sulla carta resto sempre una laureata in lettere.
Ma del resto si sa: "carta canta" dice il proverbio, quel che conta è ciò che è supportato da un documento tangibile, tutto il resto non conta nulla.
Le necessità mi hanno quindi portata a fare i lavori più disparati, dall'istruttrice di nuoto alla commessa, dall'operaia all'insegnante, per poi stabilizzarmi nel settore terziario come cameriera di sala e barista poi come addetta alla reception. Il lavoro mi piace, sicuramente tra tutti i lavori che ho provato è il migliore e mi permette di vivere e di portare avanti un altro piccolo grande obiettivo che ho in cantiere: la pubblicazione di un libro, il mio primo vero libro...dopo la tesi, ovviamente! Come da galateo (e anche un po' per scaramanzia), non anticipo nulla su questo progetto. Chi vivrà...e vorrà....vedrà.