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La Corte Penale Internazionale e il Crimine di Aggressione prima e dopo la Conferenza di Kampala

Il crimine di aggressione nello Statuto della Corte Penale Internazionale

La fine della guerra fredda e la diffusione delle notizie di atroci violazioni dei diritti umani nei Balcani negli anni '90 contribuirono ad un cambiamento radicale per le vicende del crimine di aggressione.

Mentre, da una parte, il CS istituiva i due tribunali ad hoc nella ex-Yugoslavia e in Ruanda, dall'altra, l'AG, con rinnovato entusiasmo, incaricava214 la CDI di riprendere il progetto, lasciato in sospeso negli anni '60, di codice sui crimini contro la pace e contro la sicurezza dell'umanità, mentre i lavori per la creazione di una corte penale internazionale ripresero nel 1989, anche se non per la necessità di perseguire il crimine di aggressione o crimini di guerra. Infatti, fu per far fronte all'aumento dei crimini legati al traffico di droga mondiale che la proposta di istituire un giudice penale internazionale fu inoltrata all'AG da Trinidad e Tobago assieme ad altri Stati Latino-Americani e Caraibici. Ad un primo progetto di Statuto, si pervenne nel 1994.

L'art. 20 (b) del progetto lasciava un problema irrisolto, limitandosi ad includere il crimine di aggressione tra quelli rientranti nella giurisdizione della Corte, ma senza darne definizione. La soluzione descritta nell'art. 23 para. 2 rappresentava una prima risposta alla questione delle condizioni di procedibilità per il crimine di aggressione, prevedendo l'attivazione della giurisdizione in base a complaint dello Stato solo nel caso in cui il CS avesse predeterminato l'esistenza dell'aggressione. Nel 1996, furono conclusi i lavori per il summenzionato codice, che all'art. 2 sanciva il principio della responsabilità individuale per crimini contro la pace e contro la sicurezza del genere umano, e nell'art. 16 prevedeva la responsabilità per il crimine di aggressione in capo ad ogni 'individual who, as leader or organizer, actively participates in or orders the planning, preparation, initiation or waging of aggression committed by a State'.

Questa definizione rappresenta il punto d'approdo di un percorso travagliato. La CDI fece riferimento per la quasi totalità della durata dei suoi lavori alla Definizione del 1974. Nel 1994, la CDI cambiava idea, sostenendo che questa doveva ritenersi inadeguata perché il suo ambito di applicazione originario era quello della responsabilità statale, e non penale individuale.

Nondimeno, la CDI riteneva che l'aggressione dovesse essere inclusa perché il contrario avrebbe comportato un passo indietro nell'evoluzione del diritto internazionale. Nel 1995, dopo aver fatto circolare il progetto del '91 tra gli Stati e ricevute le loro opinioni, lo special rapporteur decise definitivamente di abbandonare la Definizione come strumento di lavoro per via della sua debolezza (data dall'adozione per consensus) e per via dell'osservazione, già allora avanzata da alcuni Stati, secondo cui la risoluzione 3314, nascendo come mero suggerimento per un organo politico e non per un uso giudiziale, conteneva una definizione priva della precisione necessaria secondo i principi di diritto penale. [...]

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La Corte Penale Internazionale e il Crimine di Aggressione prima e dopo la Conferenza di Kampala

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Informazioni tesi

  Autore: Giuseppe Calamo
  Tipo: Laurea magistrale a ciclo unico
  Anno: 2011-12
  Università: Università degli Studi di Trento
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Percorso Europeo e Transnazionale
  Relatore: Giuseppe  Nesi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 203

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