Skip to content

Cronologia

Cerca nel database degli eventi: Ricerca libera | Cerca per anno

gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre
01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31

Nuove regole per le citazioni di ebrei nei libri di scuola

21 agosto 1939

Una circolare del Ministero dell'Educazione Nazionale stabilisce che «nei libri di testo per le Scuole sono consentite le citazioni ed ammessi, in genere, i riferimenti al pensiero di autori di razza ebraica – beninteso, con la più assoluta parsimonia – solo se si tratti di autori morti non oltre la metà dello scorso secolo. E' altresì consentito, e senza limitazione alcuna, che nelle bibliografie contenute nei testi scolastici siano menzionate opere di razza ebraica». Non sfuggono a questa generale epurazione anche le principali case editrici italiane (quasi tutte ebree o in mano loro), «invitate» a cambiare l'originale nominativo ebraico: la Casa Editrice Bemporad di Firenze in «Casa Editrice Poliziano», la Casa Editrice Edizione Lattes di Torino in «Editrice Libraria Italiana», la Casa Editrice Treves in «Società Anonima Tipografica Riviste Edizioni Varie e Scientifiche» (Società T.R.E.V.E.S.) e la Casa Editrice Formiggini di Roma in «Edizioni dell'I.C.S.». E' Coinvolta rimase anche l'Enciclopedia Treccani: «Yi siete mai presi – ha scritto Giovanni Preziosi ne "La Vita italiana del novembre 1938) – la briga di far scorrere sotto i vostri occhi i nomi dei collaboratori dell'Enciclopedia? Ve n'è da riempire una sinagoga».

Tra parentesi è indicato il numero di tesi correlate



Evento precedente

La prima colata di acciaio inossidabile
  Evento successivo

Adottata la prima Convenzione di Ginevra