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Il congresso costitutivo del Movimento Federalista Europeo

27 agosto - 28 agosto 1943

Si svolge a Milano il congresso costitutivo del Movimento Federalista Europeo, convocato da Altiero Spinelli insieme ai suoi compagni di confino Colorni e Rossi, che vede la partecipazione dei pochi confinati di Ventotene che hanno accolto il messaggio di Rossi e Spinelli e di alcuni esponenti dei piccoli gruppi di federalisti che si sono formati a Roma, Torino e Milano. La maggior parte dei venti partecipanti militava nel Partito d'Azione, ma erano presenti anche socialisti e repubblicani: Come ricorderà Spinelli: «Eravamo se ben ricordo in 20. L'invito era stato diramato da Ernesto Rossi, Eugenio Colorni e me. Del gruppo originario di Ventotene, c'erano anche Giorgio Braccialarghe, Arturo Buleghin, Enrico Giussani, Ursula Hirschmann, Dino Roberto, Ada Rossi. Fra coloro che in occasioni diverse erano stati interessati al progetto federalista riuscimmo a raggiungere Arialdo Banfi, Ludovico Belgiojoso, Alberto Mortara, Mario e Rita Rollier, Manlio Rossi Doria, Fiorella e Gigliola Spinelli, Guglielmo Jervis, Leone Ginzburg, Franco Venturi. Ad essi vanno idealmente aggiunti Cerilo Spinelli e Guglielmo Usellini, assenti solo perché rinchiusi in Regina Coeli. Di questi ventidue, quattordici erano azionisti, Colorni, Cerilo Spinelli e Usellini erano o si accingevano a diventare socialisti, e due - Braccialarghe e Buleghin - erano repubblicani». Il programma del MFE si riface alle "Tesi federaliste" scritte da Spinelli nell'ultimo periodo del confino. In esse si riaffermava la necessità di creare, dopo aver spazzato via ogni residuo fascista, una federazione europea titolare di «... quei poteri sovrani che concernono gli interessi comuni di tutti gli Europei e che in mano agli stati nazionali sono oggi solo strumenti di rovina. Armamenti, libertà dei traffici internazionali, moneta, delimitazione delle frontiere nazionali, amministrazione dei territori coloniali ancora incapaci di governarsi da sé, intervento contro eventuali tentativi di rinascita di regimi totalitari – in poche parole: l'amministrazione della pace e della libertà su tutto il territorio europeo deve essere riservata ai poteri esecutivi, legislativi e giudiziari della Federazione Europea». Il MFE non si presenta come alternativa ai partiti e gruppi politici che lottano per affermare l'indipendenza nazionale, le libertà politiche ed un nuovo e più giusto assetto economico, ma come un movimento che ritiene la realizzazione di questi ideali auspicabile solo se avrà «come premessa - e non semplicemente come conseguenza - la federazione, vale a dire un ordinamento politico che garantisca la pace e la giustizia internazionali».

Tra parentesi è indicato il numero di tesi correlate



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