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Strage di neri in Sudafrica

16 novembre 1988

In Sudafrica, un giovane bianco di 23 anni, Barend Hendrik Strydom, in un parco pubblico inizia ad uccidere a caso tutti i neri che incontra, per poi barricarsi in un negozio indiano dopo averne ucciso il proprietario. Si arrende soltanto a dei poliziotti bianchi perché, da come poi lui stesso affermerà, non può uccidere dei bianchi, anzi è per il loro bene che agisce. Il giovane appartiene ad un gruppo detto i Lupi Bianchi (Wit Wolwe), dei quali confessa essere il capo; più tardi si scoprirà che questo gruppo in realtà non esiste e che i vari attentati eseguiti in suo nome sono soltanto pazzie commesse da singoli soggetti invasati ed intossicati ideologicamente. Durante il processo il giovane Barend Hendrik Strydom espone le sue idee, affermando con la massima naturalezza che i neri non sono esseri umani e che quindi lui non ha commesso alcun reato.

Tra parentesi è indicato il numero di tesi correlate



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