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Cronologia

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Montini a Diana: il Concordato resti in vigore

13 luglio 1946

Il Cardinale Montini confida all'ambasciatore italiano Diana che è in particolare una la preoccupazione del Pontefice: essere ufficialmente rassicurato che i Patti Lateranensi continueranno a essere la base dei rapporti tra l'Italia e la Santa Sede.
Questione assai spinosa quella dei patti, della loro conservazione, del loro riconoscimento storico, del rispetto del loro spirito, ancor prima che della loro funzione. Per di più, l'Italia, col 2 giugno, ha scelto una nuova forma di Governo, democratica; in tal modo essa potrebbe non considerarsi più vincolata al rispetto di tali patti; per di più non giova a calmare le acque la firma posta in calce ad essi: troppo alla nazione italiana è costato lo scotto del regime mussoliniano per poter essere disposta a riconfermare quanto esso ha stabilito. E' pur vero che da più parti, e anche da partiti politici di diverso schieramento, si ripete ad alta voce che i patti del Laterano hanno contribuito in maniera non indifferente alla composizione della cosiddetta questione romana, e che certo hanno rappresentato un grosso passo avanti nel ricucire vecchie ferite dello stato liberale. Ciò lascia presumere che anche quei partiti che per la loro ideologia portano minore interesse alle questioni di politica religiosa, siano d'accordo nell'evitare discussioni intorno ad argomenti che potrebbero essere motivo di discordia e turbamento degli animi. Ma è certo che il problema non è di facile soluzione.

Tra parentesi è indicato il numero di tesi correlate



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