Le vostre tesi in libreria - GAN Editions

"SOMALIA. Economia senza stato"

Silvia Del Priore

Nel 2008, di fronte all'impennata dei sequestri delle navi occidentali nel Golfo di Aden, l'opinione pubblica scopre i pirati della Somalia, volgendo così indirettamente l'attenzione sulla travagliata crici che dal 1991 – anno della caduta del regime dittatoriale di Siad Barre – colpisce questo esempio emblematico di “Failed State”. Scopo del presente lavoro è dimostrare come la pirateria sia solo la punta emersa di un iceberg all'interno del quale, nel corso di due decenni in cui gli innumerevoli sforzi diplomatici non hanno prodotto alcun risultato sul piano istituzionale, sono sorte una serie di attività economiche, lecite ed illecite, che se da un lato costituiscono il prodotto della sorprendente interazione tra tradizionale struttura sociale clanica e gobalizzazione, dall'altro celano in molti casi atteggiamenti convenienti e interessati della comunità internazionale, da inquadrare nell'area geopoliticamente strategica del Corno d'Africa.

"La politica estera dei governi Craxi"

Giulio Francesco Virduci

Nell'agosto 1983, il primo capo di governo di formazione socialista della storia dell'Italia repubblicana, Bettino Craxi, si insediava a Palazzo Chigi. Nei successivi quattro anni, segnati dalle tensioni della "seconda Guerra Fredda" e da varie altre "crisi locali", un inedito attivismo nel quadro delle relazioni internazionali dava vita ad un nuovo "profilo emergente" della politica estera nazionale. La diplomazia italiana cercava il riscatto da un periodo (la seconda metà degli anni Settanta) di "marginalizzazione" dai principali consessi internazionali, potendo finalmente agire in virtù di una maggiore "convergenza di opinioni" da parte degli attori della coalizione pentapartitica sui temi di politica estera. La strategia dei governi Craxi: viene analizzata nei cinque campi d'azione delle relazioni internazionali all'epoca più importanti: alleanza atlantica; rapporto con il blocco d'oltrecopertina; l'integrazione comunitaria; il bacino mediterraneo e la cooperazione allo sviluppo.

"La guerra tra Etiopia ed Eritrea. 1998 - 2000"

Marco Gessini

La guerra in Etiopia ed Eritrea è un conflitto africano nel quale un banale pretesto, in questo caso una disputa territoriale, serve ad innescare risentimenti e tensioni decennali che affondano le loro radici in complesse motivazioni storiche e politiche. L'analisi della disputa è utile per comprendere e provare, una volta di più, l'incapacità e la mancanza di volontà della comunità internazionale e delle Nazioni Unite di rispondere efficacemente alle crisi nei paesi del terzo mondo. L'opera indaga sulle ragioni storiche alla base del conflitto, ne esamina l'evoluzione all'interno dei due paesi, prende in esame il ruolo e l'attività della Boundary Commission, delle Nazioni Unite e della comunità internazionale, formulando ipotesi per la normalizzazione delle relazioni.