Skip to content

I rifugiati cambogiani negli USA e la medicina

I rifugiati cambogiani negli USA e la medicina


Gli operatori sanitari imprimono nei pazienti una modalità biopolitica che richiede, fra le altre cose, di assoggettare il loro corpo all’assistenza medica moderna, di accettare verità a loro sconosciute e riguardanti la loro esistenza di corpi, di segnare determinati regimi medici e di apprendere, in qualità di pazienti consumatori di salute, una determinata autodisciplina.
Partendo dagli incontri tra la medicina e i pazienti cambogiani, questo capitolo problematizza il controllo biomedico mostrando come esso sia un processo basato su una mescolanza di buone intenzioni, di desiderio di controllare le popolazioni “ malate” e “devianti” e di esigenze derivanti da risorse limitate.
I rifugiati cambogiani, a loro volta, tendono a cercare risorse ben precise e cercano di eludere il controllo sul corpo e sulla mente che si accompagna all’assistenza medica.

Tratto da DA RIFUGIATI A CITTADINI di Anna Bosetti
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.