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Fede guida della ragione in Tommaso d'Aquino



 La centralità di Dio, inteso come il creatore dell’essere in quanto tale e non solo delle forme dell’essere, costituisce la linea guida della filosofia di Tommaso. Per questo motivo anche le prove cosmologiche dell’esistenza di Dio, che sembravano semplicemente riprese da Aristotele, hanno una portata metafisica assente in Aristotele, a motivo del rapporto con l’atto creativo. Anche la teologia e la morale si staccano nettamente dai precedenti greci, in un caso per la concezione personalistica dell’uomo e, nell’altro, per la concezione volontaristica dell’atto morale e del peccato. Dio è l’essere supremo e perfetto, l’essere vero. Tutto il resto è il frutto del suo atto creativo, libero e consapevole.  Per Tommaso, Dio è fonte dell’essere, di tutto l’essere, il creatore oltre che delle forme, anche dell’essere degli esseri. Quindi Dio prima di essere motore, è creatore e muove in quando crea, Dio Amore.

Tratto da LA FILOSOFIA NEL MEDIOEVO di Carlo Cilia
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