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Vibrio: sindromi cliniche


V. cholerae
La maggior parte degli individui esposti ai ceppi tossigeni di V. cholerae O1 va incontro a infezioni asintomatiche o a episodi diarroici autolimitanti. Alcuni soggetti sviluppano invece una diarrea di grado severo a evoluzione rapidamente fatale. Le manifestazioni iniziali del colera sono diarrea acquosa e vomito a insorgenza improvvisa. La conseguente perdita di liquidi può portare a disidratazione, con un quadro caratterizzato da dolori muscolari crampiformi, acidosi metabolica, ipokalemia e shock ipovolemico, aritmie cardiache e insufficienza renale. La malattia causata da V. cholerae O139 può essere altrettanto grave.
Gli altri sierogruppi (V. cholerae non O1) non producono tossina colerica e sono responsabili di forme lievi di diarrea acquosa.

V. parahaemolyticus
Il quadro della gastroenterite da V. parahaemolyticus può variare da una diarrea autolimitante a moderate manifestazioni simil-coleriche. La patologia si manifesta all'esordio con diarrea acquosa "esplosiva". Si osservano in seguito: cefalea, crampi addominali, nausea, vomito e lieve febbre.

V. vulnificus
È una specie particolarmente virulenta di Vibrio. Le manifestazioni cliniche più comuni dell'infezione da V. vulnificus sono la setticemia primaria, generalmente dovuta alla ingestione di ostriche crude e contaminate, e le infezioni di ferite dopo esposizione all'acqua di mare contaminata. I paziente con setticemia si presentano con febbre, brividi, vomito, diarrea e dolori addominali; si possono osservare lesioni cutanee secondarie con necrosi tissutale. Le infezioni di ferite cutanee evolvono rapidamente con lo sviluppo di vescicole o bolle fino alla necrosi tissutale; compaiono anche febbre e brividi (segni dell'interessamento sistemico).

Tratto da MICROBIOLOGIA MEDICA di Salvatore Volpe
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