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Prelievo mediante piastre a contatto ai fini di valutare l'igiene dei prodotti

Materiale necessario: si impiegano piastre dette “RODAC”. Queste piastre hanno una superficie di 24cm2 e vengono riempite, con terreni agarizzati di diverso tipo in funzione dei microrganismi che si vogliono ricercare, in modo da ottenere un menisco convesso che sporge rispetto al bordo della piastra. Il fondo delle piastre è solitamente quadrettato con quadrati di 1x1 cm per facilitare il conteggio.
Determinazioni effettuabili: è possibile eseguire solo determinazioni quantitative su superfici di lavoro.
Tecnica di prelievo
Il prelievo si esegue appoggiando le piastre RODAC sulle superfici di cui si vuole misurare la carica batterica. I batteri presenti rimarranno adesi alla superficie del terreno colturale ottenendo così una “impronta microbiologica” della superficie campionata. Il tempo di contatto terreno/superficie dovrà essere di circa 10 secondi. Il tempo di contatto tra piastra e superficie e la pressione esercitata sulla piastra costituiscono le due variabili principali che devono essere standardizzate per poter avere risultati confrontabili. Per uniformare questi due parametri sono stati messi in commercio dei dispositivi denominati “RODAC weight” che consentono di applicare sempre la stessa pressione per lo stesso tempo sulla piastra a contatto. Dopo il prelievo le piastre vengono chiuse e messe in termostato ad incubare alla temperatura voluta. Dopo incubazione si contano le colonie che si sono sviluppate esprimendo il risultato in UFC/cm2 o in UFC/24cm2. Un conteggio accurato può essere effettuato solo sulle piastre nelle quali non siano cresciute più di 200 colonie. La rappresentatività del prelievo eseguito su 24 cm2 è scarsa per cui in certi casi bisogna aumentare il numero delle piastre utilizzate con conseguente aumento dei costi. Esistono prodotti analoghi alle piastre RODAC come ad es. gli “slides” flessibili e i Petrifilm. Il principio che utilizzano è lo stesso e dal punto di vista sostanziale non cambia nulla rispetto all’uso delle piaster.
Aspetti Positivi delle metodiche di prelievo con piastre RODAC o sistemi analoghi: Estrema praticità di impiego; dopo il prelievo il campione può essere gestito con una certa elasticità; per eseguire gli esami non è necessario ricorrere al laboratorio.
Aspetti negativi delle metodiche di prelievo con piastre RODAC o sistemi analoghi: E’ possibile eseguire solo esami quantitativi; si possono campionare soltanto superfici piane e lisce; si possono eseguire prelievi solo su superfici poco contaminate; non si possono campionare superfici “biotiche”.
INATTIVAZIONE RESIDUI DI DISINFETTANTI
E’ stato detto in precedenza che uno degli scopi principali, se non quello principale, del controllo microbiologico delle superfici di lavoro è quello di verificare l’efficacia delle operazioni di detersione e disinfezione. E’ possibile che dopo le disinfezioni eseguite a fine lavoro rimangano sulle superfici tracce di disinfettante. Gli eventuali residui possono esercitare un effetto negativo sulla crescita dei batteri prelevati dalla superficie e per eliminare l’interferenza provocata dai residui di disinfettanti, che potrebbe portare a una sottostima della popolazione microbica presente, bisogna neutralizzare gli effetti antibatterici dei disinfettanti. Questo si ottiene aggiungendo al liquido diluente o al terreno agarizzato delle piastre RODAC opportune quantità di determinate sostanze che inattivano le diverse classi di disinfettanti. Esistono in commercio delle miscele inattivanti capaci di neutralizzare contemporaneamente gli effetti antibatterici dei più comuni disinfettanti che vengono usate come liquido diluente nel caso esista il sospetto della presenza di residui di disinfettanti.

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