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Genesi dell’inquinamento di origine diffusa

L’inquinante deve essere presente nel suolo: la presenza dipende dai quantitativi apportati i quali possono essere naturali o antropica, dipende dal fatto che alcune forme siano facilmente degradabili. La persisestenza interessa gli erbicidi che degradano in presenza di UV, per via chimica e microbiologica. L’inquinante deve essere presente in una forma chimica che ne permetta il trasporto,  deve essere trasportato dal campo verso i comparti idrici e raggiungere il  comparto. Il t1/2 è una misura di quanto tempo occorre per degradare il 50% iniziale della sostanza chimica; la volatilità è la tendenza che la molecola ha per entrare nell’aria, indice di questa caratteristica è la pressione di vapore a 25°. Nelle acque di falda l’inquinante deve essere in soluzione quindi dipenderà dalla’affinità con la matrice osservando il Kd=sedimenti/soluzione (Kd nitrati<1 mentre è >1 per l’ammonio), dalla solubilità (se è solubile è meglio), immobilizzazione in forme non trasportabili (con l’aratura c’è ossidazione e mineralizzazione della SO aumentando l’azoto organico); la sua disponibilità dipenderà dalle condizioni climatiche e dalle caratteristiche del suolo.  Nelle acque superficiali l’inquinante può essere sia in soluzione che adsorbito ai sedimenti; solo i primi 1-2 cm (mixing layer) interagiscono con l’acqua di deflusso superficiale; pertanto l’estrazione delle sostanze in soluzione interessa solo questo primo strato. L’erosione è responsabile del trasporto delle sostanze adsorbite(trasporto superficiale). Dipende da fattori  legati al distacco delle particelle: natura delle precipitazioni, tipo di suolo, presenza di copertura vegetale, ecc. dalla natura chimica della sostanza e dal tempo che intercorre tra l’inizio della precipitazione e l’inizio del deflusso superficiale. I meccanismi  tramite i quali la sostanza viene trasportata in falda, sono: percolazione, dovuta al movimento dell’acqua nella zona insatura (vadose zone) sotto l’influenza delle forze capillari; deflusso preferenziale attraverso i macropori, l’acqua e con essa le sostanze disciolte possono raggiungere direttamente le falde, bypassando il terreno e infine l’interscambio tra corso d’acqua e falda si verifica quando un corso d’acqua scorre  vicino alla superficie della falda con un’altezza del pelo libero dell’acqua superiore al livello della falda.
I meccanismi tramite I quali la sostanza viene trasportata nelle acque superficiali sono: il Deflusso superficiale: si verifica quando la velocità di infiltrazione nel suolo è inferiore all’intensità di pioggia o di irrigazione; il Deflusso laterale sottosuperficiale: si verifica in presenza di uno strato semipervio o impervio. Può essere di origine naturale o artificiale (acqua emunta con i dreni).; la Contaminazione diretta del corpo idrico: è una via tutt’altro che trascurabile ed interessa soprattutto i  fitofarmaci.

Tratto da USO AGRONOMICO DEI REFLUI ZOOTECNICI di Denis Squizzato
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