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Inquinamento e contaminazione

L’ Inquinamento è la  presenza di sostanze chimiche e/o microrganismi nei comparti ambientali (aria-acqua-suolo)  in concentrazioni tali da arrecare danno agli organismi viventi , mentre la  Contaminazione è la presenza di sostanze chimiche e/o microrganismi nei comparti ambientali (aria-acqua-suolo)  in concentrazioni superiori a quelle osservate naturalmente, ma non tali da arrecare danno agli organismi viventi.  L’ inquinamento viene classificato in
puntiforme (intenso, le cause e i soggetti sono identificabili) e diffuso (ha carattere diffuso cioè le fonti agricole vengono comunemente definite non-point poiché si originano sulle intere superfici coltivate e non in punti facilmente individuabili; mancanza di semplici relazioni causa-effetto: i fenomeni di rilascio non sono spiegabili solo conoscendo gli input, ma essi dipendono da complesse relazioni che si instaurano nel sistema pianta-suolo-atmosfera; impossibilità di governare completamente il fenomeno: solo una parte dei fenomeni di inquinamento dipende da variabili antropiche, mentre le più importanti variabili sono generalmente incontrollabili; molteplicità dei soggetti: la componente antropica del fenomeno, a livello territoriale, è determinata dalla combinazione degli effetti di una miriade di soggetti, gli agricoltori, ognuno dei quali gestisce porzioni relativamente piccole del sistema complessivo).
Le strategie di controllo dell’inquinamento diffuso agricolo delle acque sono: l’individuazione degli agenti inquinanti e le loro ricadute ambientali, dei comparti idrici (recettori) vulnerabili, lo studio  dele dinamiche di rilascio dall’appezzamento ai recettori e i fattori coinvolti (genesi) e la  scelta delle pratiche agronomiche sulla base della loro influenza sulle dinamiche di inquinamento.
Gli agenti inquinanti sono: fitonutrienti (azoto e fosforo),  fitofarmaci (sostanze organiche di sintesi che possono esercitare  un’azione tossica acuta o cronica  nei confronti degli organismi viventi , sedimenti (prodotti dall’azione erosiva delle acque di deflusso  superficiale che possono avere un effetto diretto: che altera l’ecologia del corpi d’acqua o un effetto indiretto fungendo da sink di diverse sostanze chimiche),  organismi patogeni (provengono dai reflui zootecnici o urbani), metalli pesanti (contenuti nei fertilizzanti minerali o nei reflui organici, possono provocare tossicità acuta e cronica per le piante e gli animali).
I comparti interessati all’inquinamento diffuso sono le le acque di falda (zone dove la matrice si trova satura di acqua, si ricarica con le piogge e dipende dallo strato permeabile, sono interessate a problemi di potabilità delle acque soprattutto a causa dei: nitrati, fitofarmaci, P.. se la falda è troppo superficiale la pianta non respira) e le acque superficiali (interessate sia a problemi di eutrofizzazione (N e P) che a problemi di potabilità e tossicità acuta e cronica (N e fitofarmaci); alterazione dell’ecosistema determinato dai sedimenti)

Tratto da USO AGRONOMICO DEI REFLUI ZOOTECNICI di Denis Squizzato
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