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Allevamento e gestione dei riproduttori da carne

L’allevamento dei riproduttori di broiler presenta una fase di allevamento da 0 a 21 settimane  e da una fase di produzione da 21 a 60/64 settimane.

Fase di allevamento (0-21sett)
Le tecniche di preparazione del capannone, del riscaldamento etc sono simili a quelle per l’ingrasso; la lettiera presenterà un altezza di 10-15cm, i maschi presenteranno una densità di 4-4,5 per m2, mentre per le femmine 6,5-7,5; ogni settimana il 5% dei capi (80-100 per reparto) verranno pesati per seguire il ritmo di acc e sviluppo morfologico. Troppi maschi comportano sfruttamento delle femmine e competizione, l’obiettivo è quello di avere 5,6-7 maschi ogni 100 femmine a 50 -60 settimane, selezionandoli in tre momenti diversi(9, 18-20, 23 settimane). A differenza del broiler, il la distribuzione del mangime è razionata e controllata, distribuita necessariamente in meno di 4 minuti in tutto il capannone; a 17-20 settimane viene eseguita la verminazione.

Fase di produzione (21-60,64 sett)
Per quanto riguarda questa fase è possibile utilizzare lo stesso capannone della fase precedente oppure spostare gli animali in un nuovo capannone, in questo caso l’organizzazione e le condizioni sanitarie saranno migliori, tuttavia gli animali si presentano più stressati e vengono richiesti specifici programmi alimentari e di luce. La lettiera sarà alta 20-23cm, verranno messi a disposizione 1 abbeveratoio di Ø 400mm ogni 100 animali, 15 cm a capo di mangiatoia, e 1 nido (30x30x30 e 12,5cm di bordo anteriore) ogni 4 femmine posti ad un’altezza di 38-45 cm per evitare deposizioni a terra. In questa fase verranno così controllate le produzioni giornaliere di uova, il peso delle uova e la mortalità.

I principi generali del programma luce sono del tutto simili a quelli già visti per le ovaiole, l’obiettivo è quello di arrivare alla prima deposizione verso le 22-23 settimane e al picco produttivo verso le 29-30 settimane.

La tecnica di alimentazione è basata su mangimi differenti in funzione dell’età e della fase produttiva, su un’alimentazione razionata, con l’obiettivo di raggiungere un peso ottimale e sviluppo sessuale nella fase di allevamento e il raggiungimento di livelli produttivi ottimali nella fase di produzione.

I metodi di razionamento  possono presentare :
Alimentazione con pellet sulla lettiera (quando le mangiatoie non garantiscono l’accesso contemporaneo alle mangiatoie, a 0-2 settimane il mangime viene sbriciolato elle mangiatoie per pulcini, alla 3° sett il pellet sarò 2,5x 7 mm, alla 4° i pellet vengono posti sulla lettiera in strisce attorno alla mangiatoia, alla 5° i pellet vengono sparsi sulla lettiera e alla 6-20° i pellet presenteranno una grandezza di 3,2x 9 mm sparso sulla lettiera)
Alimentazione a giorni alterni o skip-a-day ( facilita il razionamento e l’omogeneità dell’ingestione alimentare quando le mangiatoie non sono sufficienti e la distribuzione è lenta, si somministra in un giorno una quantità doppia di mangime e si salta il giorno successivo)
Alimentazione per 5 giorni alla settimana (è un compromesso fra al giornaliera e a giorni alterni, si divide il consumo ottimale per 5 e si somministra in 5 giorni :L,M,M,V,S)
Alimentazione a sessi separati(consente di differenziare i livelli di ingestione nei maschi e nelle femmine, accelerando lo sviluppo dei maschi in fase di allevamento, evitando il loro ingrassamento in fase di produzione. Questa alimentazione presenta una migliore uniformità sessuale, miglior controllo del peso corporeo, diversificazione dei mangimi, miglior controllo della quantità del mangime, aumento della fertilità e soprattutto schiudabilità, miglior regolazione della maturità dei maschi, una diminuzione dei problemi alle zampe evitando di rimpiazzare i maschi più vecchi con quelli giovani. Il principio base è quello di escludere i maschi dalla linea di alimentazione delle femmine e di fornire un sistema separato per i maschi, il metodo normale di esclusione è costituito da una griglia sopra le mangiatoie con sbarre a distanza in senso orizzontale inferiore alla larghezza della testa dei maschi; un metodo alternativo si serve di un coperchio robusto per la mangiatoia che limita l’accesso in senso verticale, le mangiatoie per i maschi possono essere a piatti o a tubi appesi a 45 cm di altezza dal pavimento, il che li rende inaccessibili alle femmine, tale sistema permette di controllare la quantità di mangime dato ai maschi.

Tratto da ZOOCOLTURE di Denis Squizzato
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