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Le finalità dell'analisi di bilancio



L'economicità rappresenta il principio guida nel governo delle imprese, il cui perseguimento è alla base del successo economico; gli obiettivi delle società sono: conseguire durabilità ed autonomia. Se la società agisce secondo economicità raggiunge due equilibri: reddituale e monetario.

La valutazione dell'economicità richiede misurazioni periodiche le quali sono rappresentate nel bilancio d'esercizio. Viene usato il bilancio destinato al pubblico che però deve essere elaborato usando le tecniche dell'analisi di bilancio.

Analisi di bilancio significa applicare un metodo di ricerca in cui l'oggetto di indagine è scomposto ed esaminato nelle sue parti elementari, significative per raggiungere gli obiettivi conoscitivi. Per poter effettuare l'analisi di bilancio bisogna:
1) riclassificare gli schemi di bilancio;
2) calcolare/trovare gli indici di bilancio;
3) calcolare/trovare i flussi monetari e finanziari.

Un giudizio complessivo sull'impresa non può essere disgiunto da un'interpretazione qualitativa dei risultati raggiunti o non raggiunti. Nell'analisi di bilancio vengono privilegiate le prime fasi, privilegiando la dimensione quantitativa; l'analisi di un'azienda tramite la riclassificazione e gli indici fornisce solo i sintomi di una situazione di crisi (o meno) e non le cause dei fenomeni, le quali richiedono l'analisi qualitativa. L'analisi di bilancio è un'efficace strumento, se applicato a dei bilanci in modo continuo, poiché l'obiettivo è valutare il perseguimento dell'economicità, la quale assume pieno significato nel lungo termine: analizzare un solo bilancio limita le informazioni e i risultati che si ottengono non tengono conto di molti fattori che possono essere considerai nel solo in caso in cui l'analisi venga fatta su più anni. Il bilancio d'esercizio rappresenta, anche se con dei limiti, uno strumento fondamentale per valutare le scelte gestionali di un'impresa. La sua struttura non permette di avere subito, dai prospetti pubblicati, indicazioni esaurienti sulla concreta situazione reddituale, finanziaria, patrimoniale e monetaria. Bisogna rielaborare le informazioni attraverso alcuni interventi:

1) riorganizzazione con criteri specifici dei valori contenuti nello Stato patrimoniale e conto economico; 2) comparazione (per rapporto o differenza) dei valori o degli aggregati ottenuti con la riclassificazione; 3) lettura finanziaria e monetaria dei fenomeni aziendali avvenuti nel periodo preso in considerazione con il bilancio (cioè l'anno). Le fasi sono:
– lettura del bilancio;
– riclassificazione CE;
– riclassificazione SP;
– costruzione di un sistema di indicatori;
– analisi della dinamica finanziaria tramite il rendiconto fin;
– valutazione sintetica dell'azienda. Se bisogna chiedere un prestito ad una banca, il modo di riclassificare gli schemi di bilancio è diverso.

Nella lettura del bilancio sono comprese 3 tematiche:
1) predisposizione di una metodologia di lettura;
2) individuazione dei destinatari (stakeholders) e delle informazioni ricercate nel bilancio;
3) valutazione del grado di discrezionalità e della qualità del reddito.

Molte informazioni importanti sono contenute in nota integrativa e nella relazione sulla gestione; la lettura dunque è importante per:
1) lettura della relazione sulla gestione;
2) lettura della nota integrativa;
3) lettura Stato patrimoniale e Conto economico;
4) analisi delle variazioni intervenute nelle classi di valori dello stato patrimoniale e conto economico;
5) Lettura di quelle tavole integrative al bilancio;
6) lettura dei criteri di valutazione;
7) vedere se ci sono informazioni straordinarie;
8) lettura conti d'ordine e di altri documenti importanti.

I bilanci sono redatti per gli stakeholders, cioè i portatori di interessi; ci sono due tipi di bilancio: 1) forma estesa; 2) forma abbreviata.
Di norma, le informazioni contenute nel bilancio vanno dal 01/01 al 31/12. Nel caso in cui la società chiudesse il bilancio entro il mese di aprile dell'anno successivo e in questi 4 mesi capitasse qualcosa di rilevante (ad esempio, viene persa una quantità ingente di materie prime per l'incendio di un magazzino) gli amministratori sono obbligati dalla legge a riportare quanto accaduto (in termini contabili) all'interno del bilancio. Altro documento importante che andiamo a leggere quando effettuiamo un'analisi di bilancio è la relazione del collegio sindacale dove i sindaci esprimono il giudizio sul bilancio, anch'esso un giudizio soggettivo.

Le informazioni integrative sono contenute nella nota integrativa e nella relazione sulla gestione, redatte entrambe dagli amministratori. A questi elementi sono associate tre funzioni:
1) descrittiva: commento sulla composizione ed evoluzione di determinati valori; funzione svolta dalla nota integrativa;
2) informativa: aggiungere informazioni non espresse nei valori di bilancio; sia nota integrativa che relazione sulla gestione;
3) esplicativa: guida all'interpretazione dei valori congetturati; sia nota integrativa che relazione sulla gestione.

La nota integrativa integra il bilancio con informazioni necessarie per la sua lettura ed interpretazione; è regolata dall'art. 2427. Le informazioni che possono/devono essere contenute sono:
– fondamentali; es. criteri di valutazione, ammortamenti;
– subordinate; es. informazioni complementari o modifica criteri dei valutazione.

L'analisi di bilancio è un processo interpretativo; tramite le riclassificazioni e il calcolo degli indici andiamo a capire se la società è in economicità, cioè se produce ricchezza.
I soggetti che possono fare l'analisi sono:
– interni: soggetto che vive dentro la società;
– esterni: soggetto che analizza il bilancio ma non è a stretto contatto con la società. Dobbiamo capire la realtà che stiamo andando ad analizzare poiché non esiste un metodo migliore di un altro per fare quest'analisi. L'impresa deve essere:
– durevole: nel mercato e nel tempo;
– autonoma: produrre utili sennò fallisce; utili per pagare i debiti e anche da investire all'interno della società; deve avere autonomia di tipo finanziario. Vi sono 2 tipi di autonomia: 1) il padrone ha tanti capitali da investire; 2) c'è un'attività tale da avere un utile.

L'azienda deve avere, quindi, un equi reddituale – monetario, dove con reddituale intendiamo che i ricavi devono essere più alti dei costi; monetario, cioè avere liquidità per poter pagare i debiti in scadenza senza far ricorso al credito sennò è difficile che l'impresa riesca a sopravvivere. La società, quindi, deve avere dei flussi di cassa in entrata. L'analisi di bilancio ci permette di controllare se il business economico va bene o no; in caso non andasse bene ci fa capire dov'è il problema. Il giudizio che noi andiamo a dare alla società è complessivo; andiamo a capire se la società è in equilibrio monetario e reddituale, se così non fosse i sintomi ci portano alle cause.

Tratto da ANALISI DI BILANCIO di Adriana Capodicasa
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