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Il dibattito sulle sentenze


La pubblicazione delle due sentenze provoca indignazione e stupore.

Si propone che si definisca in un provvedimento legislativo che cos'è la proprietà edilizia, stabilendo che per costruire sono necessarie delle concessioni: le licenze edilizie di oggi vanno trasformate in concessioni. Così forse, per la prima volta, entra sulla scena urbanistica l'istituto della concessione, come alternativa alla licenza edilizia, che nove anni dopo sarà alla base della legge Bucalossi.

Il convegno dell'Inu si conclude con l'approvazione di un documento dove si invitano i parlamentari ed il governo, a promuovere nel più sollecito dei modi l'approvazione di un provvedimento legislativo inspirato ai seguenti principi:
1. La proprietà privata del suolo non deve più comprendere il diritto di edificare;
2. Il diritto di edificare appartiene ai comuni; va considerato una facoltà da esercitare in base a concessione ad operatori pubblici e privati;
3. L'edificazione è regolata unicamente dai piani regolatori;
4. I comuni hanno facoltà di espropriare tutti i terreni compresi nei piani con un indennizzo comprensivo dei valori derivanti dall'opera dell'uomo con esclusione dei valori provenienti dall'opera della collettività.

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