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Nuovi indirizzi per la riforma


Quanto alla soluzione definitiva, le proposte sono tante, ma derivano da due soli principi: riconoscere, o no, l'edificabilità come connaturata alla proprietà privata dei suoli, e quindi indennizzarla, o no, quando viene impedita.

Viene così approvata la legge 13 novembre 1968 n.1187, con la quale si stabilisce che le previsioni del piano regolatore generale, che comportano vincoli nei confronti dei diritti reali, aventi contenuto espropriativo, cessano di avere vigore qualora entro cinque anni dall'approvazione del piano regolatore medesimo non siano approvati relativi piani particolareggiati od autorizzati i piani di lottizzazione convenzionata. Ancora una volta, dunque, niente di fatto per l'urbanistica italiana.

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