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Mastoplastica - tipi di protesi


La mammella si estende dalla II-III costa sino alla VI-VII e quella ideale ha una forma tondeggiante. Parametri importanti, e quindi da considerare nella mammella da operare, sono la simmetria delle due mammelle e la proporzionalità rispetto all’altezza della paziente.
Nella mastoplastica additiva le protesi possono essere di 3 tipi:

Soluzione salina
Gel di silicone
Hydrogel

Inoltre le protesi possono essere a monocamera o a doppia camera e la forma rotonda o anatomica. Le protesi con soluzione fisiologica sono scarsamente utilizzate per l’effetto poco naturale al tatto e per la frequente comparsa di ondulazioni superficiali dovuta al fatto che tendono a sgonfiarsi nel tempo; tuttavia negli USA è la protesi di prima scelta.
Il gel di silicone offre un risultato più naturale specie alla palpazione e, diversificando la densità, il gel può avere diversi gradi di compattezza.
L’Hydrogel è una soluzione acquosa addensata da polisaccaridi poco usata per i problemi che può causare (fuoriuscita del liquido ecc.).
Le protesi rotonde contengono un gel morbido o coesivo e possono essere riempite a vari gradi: le iperriempite sono meno morbide a vantaggio però di un bordo più regolare.
Le protesi anatomiche hanno una forma più simile a quella della mammella e contengono un gel più coesivo che si mantiene compatto in caso di rottura dell’impianto.
Il volume delle mammelle viene valutato con il sistema delle coppe: la coppa corrisponde alla differenza fra circonferenza toracica (misurata a livello del solco mammario) e circonferenza mammaria (misurata a livello del capezzolo in ortostatismo).
La sede dell’incisione cutanea (in media ampia 4-5 cm) può essere:

Solco inframammario
Areola
Ascella
Ombelico

Tratto da CHIRURGIA PLASTICA di Lucrezia Modesto
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