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Diegetico ed extradiegetico


La diegesi è la narrazione.
Tutto quello che è interno alla narrazione, alla rappresentazione audiovisiva può essere considerato diegetico.
Quello che è esterno e che viene giustapposto in fase di produzione è indicato come extradiegetico. Si riferiscono a suoni e didascalie.
Consideriamo un suono extradiegetico quando non è strettamente legato alla nostra inquadratura audiovisiva cioè il suono non è prodotto da qualcosa che si trova dentro l’inquadratura e né a qualcosa che sia ad esso riferibile.

Diegetico è un suono dentro l’inquadratura e può essere fuoricampo perché lo sente il personaggio inquadrato e che quindi reagisce.
Extradiegetico sono ad esempio le colonne sonore giustapposte come nei film horror. È una sottolineatura emotiva che avviene attraverso la giustapposizione di un suono esterno e inventato e non esistente.

Diegetico è all’interno dell’inquadratura audiovisiva e non per forza visiva quindi può essere fuoricampo.
La stessa cosa può avvenire per la didascalia. Se la didascalia è giustapposta in fase di produzione e avviene in un secondo momento, non c’è e non esiste quindi è extradiegetica.
Diegetica, se per esempio inquadriamo una porta con scritto macelleria è diegetico perché è una didascalia ed è presente ed esiste. Anche il giornale con la data di oggi è diegetico.

Tratto da CRITICA DEL CINEMA di Nunzia Marullo
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