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Geddes: città in evoluzione


Geddes è considerato uno dei più importanti innovatori in campo urbanistico per la sua abilità nell'applicazione della molteplicità del suo sapere. Occorre dire che fu fortemente influenzato da la Play in particolare per quanto riguardo due aspetti di quest'ultimo, ovvero la necessità di misurare i fenomeni sociali e la formulazione teoriche sull'importanza dell'ambiente nell'organizzazione sociale. Secondo la Play, l'ambiente condiziona mediante i caratteri fisici e la diversa disponibilità delle risorse, la natura del lavoro. A sua volta il tipo di attività esplicata dai singoli membri incide sull' organizzazione familiare che per realizzare finalità interne, introduce mutamenti nella natura e nelle modalità del lavoro. Si instaura così un processo ciclo in continua evoluzione.

Fondò con alcuni amici la Edimburgo social union, un'associazione che aveva lo scopo di promuovere il miglioramento delle abitazioni usate dalle classi povere nei quartieri della città vecchia. E sempre in quegli anni, si appassionò alle condizioni della vita universitaria e creò l'university hall. I problemi dell'educazione e dei metodi da usarsi per la sua diffusione costituirono il nodo centrale di P.G che diede vita ad una serie di importanti iniziative tra cui la Outlook Tower e gli incontri estivi di Edimburgo. In particolare della Outlook tower fece la sede di altre iniziative rivolte alla riscoperta e alla valorizzazione della cultura regionale scozzese, nonché alla soluzione di problemi pratici come quello dell' espansione dei collegi universitari e al risanamento dei quartieri degradati della città. Tutta questa complessa attività servì ad approfondire i fondamenti sociologi ed economici della pianificazione, la quale, ha significato se ogni cittadino possiede un'ampia comprensione delle origini locali e regionali del fenomeno urbano oltre ad una chiara visione del destino che esso si vuole imprimere.

La pianificazione non è altro che un continuo esercizio di autodeterminazione promosso da un insieme di persone che si riconosce per un'origine culturale comune. La concezione educatrice del piano si va delineando sempre più come nucleo centrale dell' urbanistica geddesiana. Come l'educazione è un fatto che progredisce incessantemente con la vita dell'uomo e si arricchisce con l'esperienza, così la pianificazione va considerata come un processo in cui i mezzi particolari impiegati nel raggiungere alcuni traguardi influenzano e configurano la successiva spinta verso nuove idee. La sua opera non ha innovazioni radicali, ne l'unità di quartieri, né la città giardino debbono a lui una formulazione. Egli, considera la città come un fatto unico e irripetibile generato da un autonomo processo storico che andava attentamente esaminato senza alcuna affezione preconcetta a terapie di moda prima di poter procedere a qualsiasi intervento. Ricordiamo che furono anni importanti per l'urbanistica inglese perché fu formulata nel 1909 prima legge urbanistica, preceduta da una ricca messe di studi riguardanti le condizioni di vita delle popolazioni urbane e gli effetti prodotti dal sovraffollamento nei quartieri poveri e le prime realizzazioni della città giardino. Tuttavia il contributo di Geddes si deve all'instaurazione di un'educazione civica quale presupposto della pianificazione fisica. Così curò nel 1910 l'allestimento della Town Planning Exhibition presso la Royal Accademy di Londra, nella quale oltre il materiale raccolto sulla genesi urbana venivano esposti i piani di risanamento dell'Edimburgo storica. Intorno al 1914 si trasferì in India ed il suo scopo era quello di far conoscere alle autorità locali la Cities Exhibition e promuovere una serie di interessi a favore di programmi di rinnovamento urbano e di costruzione di abitazioni. Questo periodo costituisce la più ricca testimonianza di P.G come educatore e pianificatore senza che fra questi due campi della sua attività sia possibile operare senza alcuna divisione. Per comprendere a pieno il pensiero di Geddes è utile considerare il libro Città in evoluzione (evoluzione del soggetto rispetto allo spazio della comunità).

Innanzi tutto il quadro empirico a cui fa riferimento in questo libro è quello delle rapide trasformazioni provocate dalla rete urbana inglese dal processo di industrializzazione.
L'urgenza di proporre soluzioni e di sollecitare decisioni ha portato a considerare come generali alcune cause che determinarono la concentrazione della popolazione senza esaminare se esse si presentano ovunque con uguali origini con pari dimensioni e stessa densità. Questo vizio di partenza degli studi urbani e la scarsezza di ricerche nei settori collaterali alla storia urbanistica, può spiegare il motivo per il quale si è sempre ricorso ai modelli di sviluppo stranieri per spiegare le condizioni storiche attraverso le quali si è venuto formando l'attuale assetto territoriale italiano.

Ma il punto centrale del ragionamento di Geddes è che questa trasformazione non risponde al dispiegarsi lineare ed inevitabile di una legge, l'evoluzione per P.G, non significa trasferimento di leggi dal campo della natura al campo della società, e non significa neppure progresso, che Geddes considera come una trappola quantitativa che imprigiona il movimento della società in un circolo vizioso. Evoluzione è un racconto che intreccia sempre diversamente nel tempo dell'innovazione e memoria, trasformazione delle tecniche e degli ideali collettivi e la conservazione delle tradizioni e delle istituzioni più remote.

LA CITTÀ CHE È INSIEME DI FONTE DELL'INNOVAZIONE E DEPOSITO DELLA TRADIZIONE, È IL LUOGO PROPRIO DELL'OSSERVAZIONE DELL'EVOLUZIONE SOCIALE.

Viene affermata la necessità di procedere prima della formulazione del piano, allo studio minuzioso e integrato di tutti gli aspetti della realtà urbana e territoriale al fine di scoprire quali sono, in atto o  in potenza, le capacità di sviluppo individuali e irripetibili, di ogni singola città.
Geddes interpreta la fase conoscitiva come selettiva, e per questo è possibile parlare della DIAGNOSI PRIMA DELLA CURA, chiamata da P.G: city survey preparatory to town planning   (ricordando che survey è un metodo scientifico nel quale si comprendono le condizioni della società e può essere vista come una sequenza di oggetti da conoscere e di informazioni)
Non significa solo che occorre poter conoscere prima di agire, significa che il mestiere dell'urbanista è un'attività nuova e specifica, irriducibile alle competenze professionali esistenti. Infatti, se andassimo a ritroso il mestiere del planner ebbe rapida espansione in un clima di aspro conflitto tra le corporazioni professionali e di pericolosa improvvisazione nel campo della pianificazione. In quel contesto, Survey prima del piano, significava che soltanto la pazienza della survey possono ridurre i pericoli di una pianificazione frettolosa e superficiale, incapace di ascoltare le esigenze delle comunità locali. La survey non adopera da sola ma occorre la comunicazione e la conoscenza, quest'ultima non vale tanto come strumento professionale del planner, quanto come patrimonio collettivo capace di risvegliare l'interesse dei cittadini e alimentare il processo sociale del piano. Il fondamento metodologico della survey non è altro che l'esperienza e lo sguardo quotidiano dei cittadini, riscattati dallo loro presente meccanicità e dal loro rapido oblio. Anche per questo il testo ha uno slogan: conosci la tua città, incarnato nei grandi esperimenti dell' outlook tower e delle cities and town planning exhibition, che trasformano la conoscenza da attività professionale specialistica in un grande processo collettivo. La survey può porsi l'obiettivo di cogliere nella città quanto vi è di più sfuggente ed indefinito e inaccessibile a chi guarda dall'esterno: la personalità del luogo.

Le fasi della survey sono
• Studio della popolazione
• Ambiente naturale
• Ambiente fisico

Il principio generale è il principio SINOTTICO per il quale si intende: non sguardo totalizzante e riassuntivo, com'è divenuto nel nostro gergo recente, ma sguardo capace di cogliere, sotto la molteplicità degli aspetti conoscibili della città, il suo spirito e la sua bellezza nascosta (cercare di individuare e sfruttare tutti i punti di vista e gettare le basi dell'enciclopedia civica del futuro. Offrendo un quadro scientifico, artistico della vita della città.)
Il risultato della Survey è quanto più di un input conoscitivo per il processo di piano: è una vera e propria epica della città, un racconto e uno spettacolo capace di alimentare l'interesse e la volontà collettivi. Occorre un' osservazione antropologica perché se il piano è collettivo non posso utilizzare un dato quantitativo (Chedwick lo fa).

È questo è il tema cardine del libro: I PERICOLI DELLA PIANIFICAZIONE.

Il sapere che Città in evoluzione propone è insegue è un sapere pratico, per questo può essere visto come un manuale per progettare la città, se non addirittura come un manuale sistematico dove ogni suo problema trova la sua collocazione, almeno un insieme di suggerimenti progettuali frammentari e discontinui ma coerenti nel loro orientamento di fondo. Come per esempio la scoperta delle città medievali. In questa scoperta P.G si colloca in una tradizione consolidata da Hugo a Morris, ma rispetto ai suoi predecessori egli amplia lo spettro dei valori osservati nella città. La città medievale è innanzi tutto un grande palinsesto continuamente scritto e cancellato dalle generazioni che vi succedono. È un modello di ambiente salubre in cui la tessitura delle case e dei giardini compone un equilibrio prezioso tra natura e artefatto. La città medievale offre anche al nostro sguardo moderno un repertorio di suggerimenti progettuali: non solo di relazioni formali e funzionali ma di dispositivi per la cura cooperativa degli spazi collettivi. È il caso di Edimburgo, dove le brutture sono la maggior parte moderne, e l'organizzazione urbana del XIII secolo era concepita, secondo criteri a loro modo più aperti di quelli che hanno reso famosa la New Town e il boulevard di Princes Street. Il valore conoscitivo della nostalgia è importante poiché soltanto chi non si accontenta del presente e delle sue ideologie consolatorie è capace di guardare al passato e al futuro insieme con meraviglia e con disincanto.

Inoltre, si ricordi che nel medioevo ogni corporazione artigiana usava tenere una mostra dei capolavori, e questo costume continuò per un certo tempo fino al rinascimento, fino all'avvento delle esposizioni a carattere generale a Parigi nel 1793. La cosa notevole di queste esposizioni verificatosi dal 1793 in poi, è la creazioni di padiglioni che rispecchiassero la città di Parigi, poiché in esso si dimostrava come la città fosse a piena conoscenza della sua vita collettiva e cercava di esprimerla ed elevarla per il popolo, mediante il suo popolo, con idee geniali e mezzi grafici di ogni specie. Era dunque l' avvento dell'esposizione civica, destinata a sostituire le esposizioni di strumenti. Mentre le città tedesche hanno conosciuto un processo di espansione senza precedenti, per cui questa idea di esposizione civica ha trovato il suo incremento a nord del Reno. Adesso la concezione di esposizione è cambiata, non si espone per mettere in risalto degli oggetti ma per manifestare il concetto della vita civica che influisce sempre più nell'architettura e questa guida arti e mestieri con notevoli risultati di efficacia e di importanza. Anche in Inghilterra si insisteva sulla necessità di realizzare delle esposizioni civiche, ma senza risultato, fino a quando il Garden Cities and Town Planning Movement non si diffuse tra i più larghi strati della popolazione, facendo capire l'importanza delle relazioni tedesche e risvegliando l'interesse per le riforme urbanistiche. Ma è soltanto nel 1910 che comincia davvero a mettersi in moto a Londra, L'Exhibition movement, il movimento delle esposizioni e si forma la TOWN PLANNING EXHIBITION. Costituisce un passo avanti rispetto alla politica tradizionale e anche alla sociologia corrente, verso un modo di pensare più schietto e realistico e di conseguenza verso un modo d'agire più immediato e pratico, raffigurando insieme al congresso i veicoli più appropriati dell'educazione alla coscienza civica. Tutti i progetti presentati hanno delle lacune, ovvero sono troppo simili, i boulevard di Hausmann ricompaiono senza motivo in piani che non hanno le medesime esigenze. Il sobborgo giardino è definibile DEMPOLI ma stanno per diventare delle Tirannopoli poiché pur avendo delle buone intenzioni si va distruggendo la bellezza di queste città, come Edimburgo. Per impedire ciò bisogna che di ogni città sia fatto un rilievo sistematico, uno studio preciso dello sviluppo e delle origini, della storia passata e della realtà presente studio che deve rivolgersi non solo agli edifici materiali ma anche alla vita e alle istituzioni cittadine, perché di questa la città costruita non è altro che l'involucro esterno. Ecco il motivo per cui Edimburgo è una delle maggiori fonti d'ispirazioni, specialmente nelle forme più complete nelle quali è stato organizzato in esposizioni successive, mettendolo a raffronto con rilevamenti di altre città. Il rilevamento urbano è il punto di partenza dell'esposizione civica e urbanistica, dal survey di Edimburgo che da anni erano in corso all' outlook tower era stata ricavata per l'esposizione una selezione ordinata sistematicamente in modo da mostrare, le essenziali condizioni e fasi del passato storico di una città come fattori determinanti delle sue qualità e dei suoi difetti del presente, e venne allestita una nuova esposizione a Crosby hall della nuova Cities and town planning Exhibition. Era impostata su un disegno organico: presentare una selezione tipo di progetti edilizi e schemi urbanistici che potessero essere fonte di ispirazione ai fini dello sviluppo urbano, e creare inoltre le premesse per uno studio comparativo dell'evoluzione della città nelle fasi: STORICA, ATTUALE e POSSIBILE.

Ma l'esposizione vera e propria fu quella organizzata a Gand, perché ha segnato l'inizio dello studio comparativo delle città, ciascuna di esse viene mostrata come un essere vivente in costante rapporto con il suo ambiente, e con i vantaggi e le limitazioni che esso presenta. I sobborghi giardino e gli interventi sul centro sono interdipendenti, i primi non rappresentano soltanto un evasione del malsano squallore dell'era industriale ma hanno la funzione di formare un ampia cintura attorno alla più sana città del futuro. Mentre per gli interventi nei centri, se concepiti in maniera corretta possono conservare le migliori reliquie del passato e della città, sfrondate però, di tutte le manifestazioni di decadimento che sono fonti attive e continue di mali. Dunque, in definitiva il rilievo della città deve essere geografico, economico, antropologico, storico, demografico ecc., ma soprattutto deve considerare la scienza civica.

La Cities and town planning Exhibition a Gand era disposta secondo delle sezioni ognuna riguardante un tema bene preciso, si inizia con l'amministrazione civica, segue la sezione delle città classiche, le grandi città rinascimentali nella quale venivano esposti dei grandi monumenti prima e dopo il decadimento, le grandi capitali che ospitava esempi come Washington per arrivare ad una delle più importanti ovvero la sezione sugli interventi dei centri storici nella quale venivano mostrate cattedrali come Notre Dame per il semplice motivo di avere uno spunto da cui partire per essere superato e adattato ai nostri tempi. Un punto fondamentale si evince da ciò che non si può trascurare nell'educazione civica questo concetto: la qualità non è cosi interamente funzione della quantità come generalmente si pensa. Inoltre occorre lo studi delle città minori, poiché sono sempre spunti ed a volte risultato più interessanti di città come Roma o Parigi stessa. Una volta fatto ciò il visitatore ha una perfetta consapevolezza di come procedere ed è pronto per cogliere lo studio civico attraverso diagrammi o testi narranti particolari teorie o dottrine. In conclusione si ergeva un modello approssimato di Outlook tower quale primo studio osservatorio e insieme laboratorio civico. Un tipo di studio necessario in ogni città, inteso a consentire correlazione di pensiero e azione, scienza e pratica, sociologia e morale.
In definitiva è facile comprendere adesso la funzione di questa Town, ovvero portarci a concepire la necessità della pianificazione e progettazione organica della città.

Questa scoperta è resa possibile perché Geddes applica ai segni e ai resti della città medievale uno sguardo da naturalista, nel senso che non si accontenta della superficie delle cose e che non si rassegna alle ideologie correnti del passare del tempo come progresso che cancella inesorabilmente il passato per preparare un futuro inevitabilmente migliore. Così come il passato non è un residuo preparatorio ai successivi moderni, lo sguardo da naturalista applicato alla città mostra anche che il presente non è inevitabile né definitivo nella forma in cui si presenta ai nostri occhi. Esso rivela il vero e proprio super slum che si cela dietro le facciate lussuose dei quartieri. Da qui subentra un altro fattore la conurbazione, la quale non è vista solo come una forma di diffusione degli insediamenti ma anche l'intuizione di un nuovo possibile rapporto tra strutture costruite e ambiente ragionale e la prefigurazione di un nuovo possibile rapporto tra decisioni locali e autorità centrale. Dunque la conurbazione è possibile vederla così come la città medievale se non si ci ferma alla superficie apparente delle cose.

Per quanto riguarda L'Outlook Tower di Edimburgo, quelli che possiamo considerare gli inizi di un osservatorio e laboratorio civico, è un vecchio edificio che si innalza sulla collina di Edimburgo vecchia e domina tutta la città, consentendo una visione sinottica della quale ogni visitatore sperimenta personalmente il valore educativo, garantendo dunque una visione sintetica conseguita semplicemente attraverso la percezione estetica e la reazione emotiva, ed essere pertanto visuale e concreta. Il panorama può essere di volta in volta analizzato nei suoi aspetti astronomici, topografici, ideologici, ecc. Ogni scienza viene inquadrata nel suo problema particolare. Dalla totalità della nostra esperienza, viene isolato, mediante l'artificio logico della scienza, questo o quell'elemento dell'ambiente generale. Questo insieme di verità verificabili e realizzabili, comporta però la totale soppressione di altre verità, fino al momento della sua integrazione con i risultati di altri studi, nel tutto fisico e sociale, nell'unità regionale e urbana che ci sta di fronte. Il piano sottostante è dedicato alle città, ai plastici che ne illustrano le caratteristiche strutturali, in questo ambiente è nato giorno per giorno il rilevamento di Edimburgo, lo studio analitico della città dalle origini preistoriche in questo modo si riesce a fondere con i risultati istruttivi per tutti i vari punti di vista che dividono gli specialisti dai vari settori. Il piano successivo è dedicato alla Scozia, un altro alla Gran Bretegna, scendendo di un piano si trovano le sezioni della civiltà europea dove viene esposto tutto il materiale raccolto dal Current Events Club. Ed il pianterreno infine, è dedicata alle civiltà orientali e allo studio generale dell'uomo. Il criterio generale è dunque una visione civica e sociale, conseguita analizzando aspetti particolari di carattere locale, studiati con impegno scientifico, ma tuttavia senza perdere il contatto con il più vasto mondo. Tutto ciò sviluppato per fasi successive e per settori prendendo la prospettiva generale come punto di partenza. Questo esperimento potrebbe essere fatto in qualsiasi città, in qualsiasi scala l'esperimento deve essere tentato. L'ultimo piano quello della città gode di un ufficio di affari civici nel quale si svolge l'attività principale dell'Outlook; I SUOI VARI INTERVENTI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA CITTÀ. Interventi sugli slums, che rappresentano la vergogna di Edimburgo vecchia, lavori di risanamento o rinnovamento nel campo della abitazioni, sviluppo degli spazi aperti, creazioni di giardini ecc.

IL PROGETTO È QUELLO DELLA CONSERVAZIONE E DELLA RINASCITA DELLA EDIMBURGO STORICA, SIA COME CITTÀ CHE COME UNIVERSITÀ. Il che esige il rinnovarsi, specialmente entro il centro storico, deceduto e rovinato com'è ora, di quell'intima combinazione di cultura popolare e cultura superiore e di quella solidarietà di spirito civico e nazionale.

Come detto prima i rilevamenti urbani e le esposizioni locali, sono necessarie per il programma di pianificazione urbanistica. L'ordine naturale della pianificazione prevede che il rilevamento deve precedere il piano, e si crea il pericolo che singoli funzionari e enti pubblici si impegnino ad accettare i piani che uno studio maggiormente approfondito avrebbe potuto risultare assai diversi e che una volta presentati sarà impossibile modificare. Occorre dunque studiare in maniera globale la situazione e la vita di una comunità nel passato e nel presente e così gettare e basi del progetto di piano regolatore che consentirà di provvedere e ne deciderà il futuro materiale. Dunque, l'esecuzione di un rilevamento locale e civico prima della stesura di un progetto di un piano regolatore, anche se non previsto dalle legge del 1909 (obbligatorio nel '47) è diciamo lo spirito di ciò, per cui si invita il local government board a fornire una raccomandazione a riguardo. Se ciò non si verifica potrebbe succedere che il consiglio comunale e altri organi adottino il sistema opposto, cioè quello del piano prima del rilevamento, è quanto più di disastroso possibile. PRIMA DI PROCEDERE AD UN PIANO REGOLATORE È OPPORTUNO ISTITUIRE UN RILEVAMENTO LOCALE PRELIMINARE CHE CONSENTIRÀ NELLA RACCOLTA E PUBBLICAZIONE DI CARTE, MAPPE ECC.

Inoltre, può anche verificarsi che gli architetti, gli ingegneri che erigono il piano siano incompetenti riguardo ai punti detti precedentemente, e ovviamente il piano così concepito è impensabile. Riprendiamo come esempio Edimburgo, la cui urbanistica antica era stata pienamente consapevole della città e delle sue caratteristiche mentre adesso è un ammasso di strade e strutture senza una consapevolezza logica. In poche parole anche senza il rilevamento preliminare senza l'esposizione si possono ottenere progetti di piano regolatori passabili ma mai ottimi. Quindi l'invito essenziale per un valido piano regolatore è il RILIEVO PRELIMINARE, che comporta la raccolta di informazioni particolareggiate circa gli argomenti, i quali sono:
• Ubicazione, topografia e vantaggi naturali – geologia, composizione del suolo ecc.
• Mezzi di comunicazione
• Industrie manifatture e commercio
• Popolazione – movimento salute ecc.
• Ambiente urbano:
‣ storico fase per fase
‣ Recente dal rilevamento del 1832 in poi indicando aree linee di crescita e di espansione.
‣ Aree comunali

‣ Attuale: piani regolatori in vigore in generale e nei particolari. Fognature illuminazione ecc.
• Pianificazione urbanistica suggerimenti e progetti

Esempi di altre città
Contributi e suggerimenti Aree
Possibilità di espansione
Possibilità di miglioramento e sviluppo

Poiché il progetto deve essere approvato dal LOCAL GOVERNMENT BOARD, l'ispettore incaricato potrà beneficiare di tutto il materiale raccolto nell'esposizione e risparmiare tempo e ottenere migliori risultati. Egli potrà avanzare consigli e suggerimenti per delle modifiche, e nessuna città avrebbe la stesso piano dell'altro, ognuno sarebbe studiato indipendentemente. Ed inoltre, onde evitare l'imposizione dell'iniziativa privata, occorre rivolgersi alla cities and town planning come è avvenuto nel caso di Dublino, in questo modo si può iniziare un rilevamento della città in consultazione con esperti di ogni genere.

A questo punto in conclusione potremmo definire essenzialmente Città in evoluzione come un manuale di educazione civica, nel senso come intende il piano come un grande processo sociale di autoeducazione collettiva, il cui destino della città è il risultato degli sforzi cooperanti dei suoi cittadini. La costruzione del futuro attraverso il piano è affidata alla decifrazione accurata della relazione tra uomo e ambiente e all'osservazione delle gemme del futuro presenti già attorno a noi e la fiducia nella tecnica dell'uso delle fonti di energia ecc.
Ma l'argomentazione più attiva è quella in cui il protagonista dell'evoluzione è il cittadino risvegliato dalla survey e quindi città in evoluzione altro non è che cittadini in evoluzione, dove gli strumenti dell'evoluzione urbana sono gli strumenti squisitamente culturali: SURVEY-EXHIBITION-VIAGGI.
Il motore è la volontà dei cittadini e non la tecnica, e il piano è l'espressione delle aspirazioni e degli sforzi della collettività.
I due punti di vista non si scontrano mai, ma vi è una particolare affermazione che sostiene che L'EVOLUZIONE DELLA CITTA È FONDAMENTALE UNA TRASFORMAZIONE SPIRITUALE: NEL SENSO CHE SONO GLI IDEALI CHE TENGONO IN VITA LE CITTA MOTIVANDO LE VOLONTÀ E LE AZIONI DEI CITTADINI E CHE IL MOTORE DELLA STORIA DELLA CITTA NON SONO ALTRO CHE L'ASPIRAZIONI, I SOGNI, LE UTOPIE E ANCHE I FALLIMENTI.

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