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Trattamenti contabili delle differenze di conversione di moneta


• METODO TEMPORALE: la differenza di conversione deve essere imputata al C/E

• METODO DEI CAMBI DI CHIUSURA: la differenza di conversione deve essere imputata allo S.P., nelle riserve.

• Il metodo corrente/non corrente è utilizzato dal FASB, fino al 1981: la moneta funzionale viene distinta dalla moneta di presentazione.

Se la moneta funzionale del Paese in cui opera la società estera è diversa dalla moneta del consolidato, si presume che la società estera sia autonoma → si utilizza il cambio di chiusura.
Se la moneta funzionale del Paese in cui opera la società estera è uguale alla moneta del consolidato → si utilizza il metodo temporale.
Se la moneta di presentazione del consolidato è diversa dalla moneta funzionale del gruppo, bisogna tradurre dalla moneta locale alla moneta funzionale; successivamente la moneta funzionale dovrà essere convertito nella moneta di presentazione → si utilizza il metodo corrente

Lo IAS 21 è copiato dal FASB 52.

In Italia, si applicava il vecchio IAS 21. L’OIC 17 sosteneva che il nuovo IAS 21 suggerisse di applicare sempre il cambio di chiusura (cosa non vera). Interpretazione erronea da parte dell’OIC 17 (è stata eliminata nella nuova versione). Le imprese italiane utilizzano però il cambio di chiusura, sostenendo che la controllata sia autonoma anche se ciò spesso non è vero.

Tratto da ECONOMIA DEI GRUPPI di Mattia Fontana
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